L’imaging toracico: iniziamo dalla Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

Dr. Luciano Cardinale

La BPCO – Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (nota in inglese come COPD Chronic obstructive pulmonary disease) si definisce su base funzionale, come una limitazione cronica dei flussi aerei espiratori che non è del tutto reversibile ed è sostenuta da alterazioni anatomiche che rientrano in due principali gruppi:
a) enfisema polmonare, per lo piú centro lobulare e para settale ma anche pan lobulare, irreversibile. Ľenfisema può anche continuare a progredire nel tempo, dopo la cessazione del fumo;
b) ostruzione delle piccole vie aeree con diametro inferiore a 2 mm, specie dei bronchioli terminali, talora reversibile con sospensione del fumo e terapia medica.

In realtà le cose sono parecchio più complicate, perché le due manifestazioni patologiche sopra ricordate possono essere presenti isolatamente o più spesso in varia misura associate e altri fattori sono spesso in gioco.

Le tecniche diagnostiche per immagini possono, in varia misura, evidenziare le alterazioni strutturali del polmone e delle vie aeree responsabili del quadro clinico e funzionale riscontrabile nei pazienti con ostruzione cronica al flusso aereo espiratorio (bronchite cronica, enfisema, bronchite asmatica cronica). Le caratteristiche principali sulle quali si basa ľutilità di tecniche radiologiche quali radiografia standard del torace e tomografia assiale computerizzata a strato sottile (oppure TCAR – Tomografia computerizzata ad alta risoluzione o HRCT– High Resolution Computed Tomography) nello studio della BPCO sono principalmente riconducibili al naturale elevato contrasto di densità esistente tra il contenuto aereo del polmone, il sangue contenuto nei vasi toracici polmonari e sistemici, le strutture ossee e i tessuti molli della parete toracica, del mediastino e del diaframma.
La radiografia standard, con la sua completa digitalizzazione ha esaltato ulteriormente queste caratteristiche di contrasto naturale delle varie strutture anatomiche che compongono il torace. Ha poi fornito la possibilità di esser visualizzata direttamente sul monitor di un computer.

Grazie alla risposta di questi nuovi sensori, essendo di tipo lineare, ha consentito, entro certi limiti, la possibilità di ottenere delle immagini diagnostiche anche con esposizioni inferiori di raggi X. Ne consegue una riduzione delľesposizione del paziente, una compensazione di errori di esposizione, ľelaborazione o Post-processing (luminosità, contrasto, filtri, misurazioni), archiviazione e non meno importante anche il teleconsulto.

Inoltre i progressi della diagnostica radiologica realizzati con la tomografia computerizzata ad alta risoluzione (HRCT), ľacquisizione delle immagini con tecnica spirale multidetettore, hanno reso gli studi molto veloci, precisi nei dettagli anatomici, coerenti con i dati funzionali forniti dalla spirometria. I progressi sono stati tali da poter considerare attualmente le immagini prodotte dalle moderne apparecchiature simili alľanatomia patologica, con il vantaggio di offrirle in vivo, unitamente a dati funzionali e quantitativi.

cardinale
Dr.
Luciano Cardinale
CIDIMU Torino
Specializzazione in Radiodiagnostica

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