I Disturbi Neuro-cognitivi (NCD) costituiscono una nuova categoria diagnostica che ingloba il Mild Cognitive Impairment (MCI) ed il Cognitive Impairment No Dementia (CIND). Si tratta di soggetti senza demenza, con disturbi soggettivi cognitivi, deficit obiettivo della memoria, senza alcuna compromissione nelle attivitร quotidiane lavorative o sociali.
I disturbi cognitivi lievi possono rappresentare una tappa intermedia verso un quadro di demenza conclamata con tassi di conversione differenti a seconda dei vari studi in letteratura. Il loro trattamento costituisce una sfida importante con significative prospettive di ordine clinico, sociale, politico ed etico.
Lโatteggiamento terapeutico nei confronti dei Disturbi Neurocognitivi รจ assai varia passando da un atteggiamento attendista a proposte di terapia farmacologica (inibitori dellโacetilcolinesterasi, gingko-biloba, farmaci genericamente neuro stimolanti) che non hanno dato una definitiva prova di efficacia.
Per quanto i dati in letteratura siano piuttosto vari, vi รจ accordo sulla necessitร di intervenire nei Disturbi Neuro-Cognitivi mediante una riabilitazione cognitiva che faccia perno sulla plasticitร neuronale, base di ogni riorganizzazione strutturale e funzionale del sistema nervoso centrale.
I risultati degli studi concernenti questa stimolazione neuro cognitiva, sono assai stimolanti ed hanno dato risultati positivi. Le tecniche di riabilitazione cognitiva sono varie e negli ultimi anni sono comparse tecniche computerizzate genericamente definite Individualized Computerized Task. Molto recentemente stanno prendendo rapidamente piede tecniche non invasive di stimolazione cerebrale come la Stimolazione Elettrica Transcranica (tDCS). Si tratta di una procedura non invasiva di stimolazione corticale nella quale deboli correnti elettriche (0.5 โ 2 mA) sono impiegate per depolarizzare specifiche zone corticali. Questa tecnica, attraverso il flusso di corrente da un elettrodo allโaltro, modifica i potenziali di membrana dei neuroni permettendo di modulare lโeccitabilitร della corteccia cerebrale e quindi lโattivitร neuronale del cervello,
aumentando o diminuendo la funzionalitร dellโarea stimolata, mentre la stimolazione catodica iperpolarizza i neuroni con effetti inibitori. Se la stimolazione viene ripetuta piรน volte รจ possibile rendere tali modificazioni piรน stabili e durature (Bolognini et al. 2009). La metodica offre numerosi vantaggi nei confronti in particolare della Stimolazione Magnetica Cerebrale: รจ realmente unatecnica non invasiva, non produce contrazioni muscolari, non sono riportate crisi epilettiche, รจ relativamente poco costosa, puรฒ essere impiegata in associazione con svariate metodiche riabilitative neuropsicologiche e motorie.
LโIstituto delle Riabilitazioni IRR, l’Istituto CIDIMU dl Alba e l’Istituto CRP di Cinisello Balsamo (MI) offrono una specifica proposta riabilitativa nellโambito dei Disturbi Cognitivi: la Stimolazione Cognitiva BRAINERยฎ in associazione con la Stimolazione Elettrica Transcranica, attraverso il lavoro di unโรฉquipe pluri-professionale e interdisciplinare (Neurologi, Terapisti della Riabilitazione, Psicologi). Tali figure professionali hanno una specifica formazione neuro riabilitativa e si avvalgono di sofisticati strumenti diagnostici di tipo neurofisiologico, neuroimaging e neurosonologico.
Secondo la piรน recente letteratura, lโabbinamento della Riabilitazione Cognitiva alla Stimolazione Cerebrale con tDCS determina un significativo potenziamento di specifiche funzioni cognitive, sia nellโinvecchiamento fisiologico โperdita di memoriaโ, sia nelle forme di decadimento cognitivo nelle sue varie forme cliniche.
Protocollo di Trattamento Neuro-Riabilitativo DISTURBI NEURO-COGNITIVI
1. Visita Neurologica:
Definizione diagnostica di Disturbi Neuro-Cognitivi ed esclusione di un quadro di demenza
conclamata
2. Elaborazione di un piano neuroriabilitativo individualizzato
3. Applicazione e somministrazione di Stimolazione Elettrica Transcranica e Riabilitazione
Cognitiva Computerizzata in associazione, sotto la guida di un Neuropsicologo.