Il trattamento della tendinopatia calcifica di spalla è possibile mediante approccio chirurgico classico, sotto guida artroscopica, o mediante metodiche incruente quali le onde d’urto.
Attualmente la litoclasia percutanea sotto guida ecografica si propone come alternativa a tali metodiche. La procedura richiede l’impiego di due operatori: il primo operatore si occupa del posizionamento della sonda ecografica sull’area precisa del tendine da trattare, mentre il secondo operatore si dedica all’introduzione dell’ago osservando in tempo reale, sullo schermo dell’apparecchiatura ecografica, il suo tragitto nei tessuti.
I FASE
Preparazione di un campo sterile a livello del sito di introduzione dell’ago. Si esegue l’anestesia locale introducendo l’ago nel sottocute, nella borsa sub-acromion-deltoidea (SAD) e intorno alle calcificazioni.
II FASE
Vengono inseriti, dopo aver tolto l’ago per l’anestesia, due aghi nel contesto della calcificazione. A questo punto si provvede al “lavaggio” della calcificazione mediante introduzione di soluzione fisiologica attraverso il primo ago con conseguente fuoriuscita del materiale calcico dal secondo ago. Lo sviluppo di un gradiente pressorio efficace all’interno della calcificazione è favorito dall’integrità del guscio mineralizzato che circonda il materiale calcico. Questa fase procedurale ne favorisce la destrutturazione e lo scioglimento.
III FASE
Prima della rimozione definitiva degli aghi si procede all’introduzione di idrocortisone nella borsa SAD, al fine di ottenere un effetto anti-infiammatorio immediato e localizzato per ridurre il disagio post-procedurale. La guida ecografica permette la corretta iniezione endobursale del farmaco, evitando pericolosi spandimenti nel tessuto tendineo contiguo.
IV FASE
Seguono la medicazione cutanea e l’applicazione di ghiaccio.
PRECAUZIONI PRE-TRATTAMENTO
I pazienti devono comunicare al personale sanitario, prima di essere sottoposti alla procedura, eventuali malattie della coagulazione o terapia con anticoagulanti o aspirina.