È stata chiamata così perché appare come un’area nera, translucente, all’ecografia. Va misurata in un momento preciso della gravidanza, tra 11 e 13 settimane, quando il feto ha una lunghezza fra 40 e 85 mm, da medici preparati, cioè che abbiano fatto un corso specifico e si sottopongano a “verifica esterna di qualità” (VEQ).
L’ecografia per la misurazione della translucenza nucale fa parte dei test di screening “tradizionali” (test combinato e test integrato) e viene fatta prima del prelievo di sangue: la misura della NT è uno degli elementi, insieme all’età materna ed agli ormoni dosati nel sangue materno, che contribuiscono al calcolo del rischio di trisomia 21
È consigliabile eseguirla SEMPRE anche prima di fare il test del DNA fetale.
Se è spessa (uguale o maggiore di 3,5 mm), aumenta in modo significativo il rischio che quel feto abbia una patologia cromosomica e/o una malformazione e quindi vengono proposti degli esami aggiuntivi.
L’ecografia ostetrica a 11-13 settimane è particolarmente importante nelle gravidanze gemellari perché consente, oltre a misurare lo spessore della translucenza nucale
- di capire se si tratta di una gravidanza monocoriale (una placenta sola) oppure bicoriale (due placente, una per ogni feto)
- di valutare se i due feti crescono allo stesso modo oppure in modo discordante
- di vedere se lo spessore della translucenza nucale è normale in tutti e due i feti
Sono tutti dati che permettono di comprendere se quella gravidanza gemellare ha fattori di rischio aggiuntivo, è insomma il primo passo che va fatto in modo adeguato.