La strategia rieducativa tende a riprogrammare la funzione dell’equilibrio partendo dall’individuazione degli elementi patologici di questa complessa funzione, sfruttando poi gli elementi tuttora funzionanti nel sistema.
L’obiettivo della riabilitazione vestibolare non è infatti la guarigione anatomica di una patologia, bensì il ripristino delle funzioni alterate sfruttando le proprietà adattative e le capacità di apprendimento del SNC. Per questo motivo non esiste un protocollo riabilitativo per una data patologia (ad esempio malattia di Menière, labirintite, ecc) ma occorre applicare protocolli ad hoc per ciascuna particolare disfunzione dell’equilibrio, quindi per ciascun paziente.
Alla luce di tutto ciò, si capisce perché viene prescritta una terapia riabilitativa tutte le volte che si è di fronte ad una difficoltà del paziente vertiginoso ad adattarsi alla sua patologia dell’equilibrio, a prescindere dalla causa della patologia stessa.