Dr.ssa Paola Mora
Metodiche diagnostiche per ricercare le cause più comuni di pollinosi.
Prick test
Una diagnosi eziologica di pollinosi può essere facilmente effettuata mediante test cutanei (Prick test) o test sierologici (Fast e Rast). Le positività di tali test debbono sempre essere rapportate ai calendari pollinici per valutare il reale valore clinico in rapporto alla sintomatologia presentata dal singolo paziente. Ľunica terapia eziologica è ľimmunoterapia specifica. La terapia sintomatica è attuata con antistaminici, glicocorticoidi e beta 2 stimolanti a seconda delle manifestazioni cliniche. Possono essere utili alcune variazioni di abitudini di vita durante il periodo di fioritura delle piante cui il paziente è sensibile:
• chiudere i vetri quando si va in auto;
• evitare i campeggi;
• chiudere le finestre al calar del sole, in quanto in tale periodo aumenta la concentrazione del polline;
• il miele può contenere allergeni di pollini e quindi è da evitare nelle persone allergiche;
• evitare la campagna o i luoghi in cui ľerba è stata tagliata di recente, i pollini aumentano nelľatmosfera nelle giornate ventose, moderatamente calde (25°-31°) e con un’umidità relativa del 60-90%;
Il fenomeno della “cross-reattività”
Sostanze diverse possono provocare sensibilizzazione e reazioni allergiche crociate se hanno un determinante antigenico comune. Un determinante allergenico o epitopo è la parte della molecola cui sono legate le caratteristiche allergeniche. Quindi un soggetto allergico ad una sostanza che contenga un determinante antigenico è potenzialmente allergico ad altre sostanze che contengono lo stesso antigene: “cross-reattività” o “allergia crociata”.
Esiste ed è ben documentata ľallergia crociata tra pollini e alimenti:
• artemisia e sedano;
• betulla e mela, pera, pesca, albicocca, noce, nocciola, carota, sedano, finocchio e patata;
• ambrosia e melone, banana, anguria, sedano e mela;
• graminacee e pomodoro, arachidi, ciliegie, anguria, albicocca, melone, pesca, kiwi e prugna;
• parietaria e piselli, more, lamponi, mirtilli e basilico.
Recentemente sono stati descritti casi di cross-reattività tra:
• acari e lumache;
• acari e crostacei (gamberi);
• acari e molluschi (patelle).
Un’altra singolare cross-reattività è quella segnalata tra:
• lattice naturale (gomma naturale) e banana;
• lattice naturale e ficus benjamina;
• lattice naturale e avocado, castagne, melone, papaia (più rare).
Tra i derivati animali, determinanti antigenici comuni si riscontrano tra animali appartenenti alla stessa specie; ad esempio cross-reattività tra:
• gatto e leone, tigre, giaguaro, leopardo;
• cane e lupo, sciacallo;
• cavallo e mulo, asino, zebra.
È stata recentemente descritta la Bird-Egg-Syndrome (BES), osservata in soggetti che tenevano in casa da molti anni canarini o altri uccelli o che erano esposti per motivi professionali. In alcuni casi è stata osservata dapprima comparsa di allergia ai derivati epidermici aviari, seguita dopo anni da allergia alľuovo e, in alcuni casi, da allergia alla carne di pollo.