21 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr. Andrea Valli

Come il bambino vede il mondo che lo circonda.

Gli esami ecografici rivelano che il feto nel grembo materno è già sensibile alla luce: emettendo infatti un segnale luminoso abbastanza forte alľaltezza delľaddome della mamma, infatti, è possibile osservare una contrazione a livello palpebrale. Dal momento in cui nasce, il neonato è già in grado di captare tutti gli stimoli visivi provenienti dalľambiente circostante ma non è in grado di elaborarli, cioè di organizzarli in immagini, di capirli. In altre parole il bambino vede luci e forme ma non può attribuirli a cose, persone o ambienti.

A circa quindici giorni dalla nascita è in grado di mettere a fuoco le immagini distanti dai venti ai trenta centimetri dagli occhi, più o meno la distanza del viso della mamma mentre lo allatta. Non distingue ancora i colori ma sicuramente distingue la luce dal buio, infatti reagisce ad uno stimolo luminoso improvviso chiudendo gli occhi.

Dopo il primo mese di vita comincia a dirigere e a soffermare lo sguardo sugli oggetti, nonché a seguirli se si spostano davanti a loro, specie se hanno colori forti. Non ha ancora il pieno controllo sui muscoli oculari, per cui si stanca presto e può sembrare a volte strabico. Poiché comincia a distinguere bene la forma di un viso, sorride a qualsiasi cosa possa richiamarglielo, anche un disco di cartone con due macchie nere al posto degli occhi.

Dopo dieci/dodici settimane distingue invece il viso umano da altre immagini che possano assomigliargli: vede gli occhi, il naso, la bocca, per cui risponde a sorrisi, smorfie e movimenti delle labbra. Segue inoltre immagini in movimento ruotando anche il capo e fa convergere gli occhi se gli si avvicina sempre di più un oggetto al viso.

Alľincirca verso il quarto/quinto mese di vita mette a fuoco le immagini fino a qualche metro di distanza e distingue chiaramente alcuni colori fondamentali: rosso, verde e blu.

A sei mesi controlla abbastanza bene i muscoli oculari, quindi scompare ľeventuale strabismo, ed è attratto anche da oggetti di piccole dimensioni.

A sette mesi vede come una persona miope senza occhiali.

A dieci mesi conquista la visione tridimensionale, cioè il senso di profondità delle immagini.

Tra uno e due anni raggiunge il pieno controllo dei muscoli oculari e ľaccomodazione del cristallino gli permette di mettere a fuoco gli oggetti a qualsiasi distanza.A due anni raggiunge i dieci decimi di acutezza visiva e le sue strutture oculari funzionano in modo completo. La sua vista, cioè, è simile a quella di un adulto.