7 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr. Andrea Valli

Ľanalisi spettrale Doppler permette la valutazione quantitativa del flusso ematico nei vasi.

Da diversi anni è sempre più sentita in oftalmologia la necessità di poter quantificare con metodiche non invasive ľapporto ematico bulbare al fine di poter meglio identificare il ruolo vascolare di diverse patologie oculari.

Sono state messe a punto numerose tecniche di indagine, tuttavia i risultati ottenuti hanno permesso di valutare topograficamente i vasi ma non di conoscerne la portata ematica (fluorangiografia), oppure hanno consentito di estrapolare indirettamente il flusso coroideale (pulsatile ocular blood flow e oculo oscillo dinamografia), o in altri casi è stato possibile valutare il flusso delľarteria centrale della retina solo in caso di perfetta trasparenza dei mezzi diottrici (Laser Doppler velocimetria).

Il color doppler è una metodica che trae la sua importanza dal fatto che ľuso del modulo colore consente la visualizzazione simultanea del flusso ematico, anche di vasi di calibro esiguo, sovrapposta alľimmagine bidimensionale.

Ľanalisi spettrale Doppler permette la valutazione quantitativa del flusso ematico nei vasi.

Si possono così ottenere informazioni riguardanti il ruolo che la vascolarizzazione orbitaria e bulbare gioca nelle diverse patologie oftalmiche consentendo una rivalutazione del ruolo vascolare nella fisiopatologia di malattie quali il glaucoma, le sindromi ischemiche, le patologie retiniche e maculari, nonché di poter seguire ľevoluzione clinica di tumori endobulbari e orbitari sottoposti a trattamento radiante.

I vasi che assicurano la nutrizione alle diverse strutture bulbari fanno capo principalmente a due sistemi:

1. il gruppo ciliare posteriore, costituito dalle arterie ciliari e dalle vene vorticose, responsabili delľirrorazione della coroide, dello strato neuro-sensoriale retinico (fotorecettori, strato nucleare e plessiforme esterno, regione foveale), delľiride e delle strutture anteriori del bulbo.
2. i vasi retinici, a cui provvede ľarteria centrale della retina con la vena centrale della retina, responsabili della vascolarizzazione degli strati neuronali retinici interni.

I tracciati ecodoppler che si ottengono presentano caratteristiche morfologiche simili a quelle visualizzate nei grossi vasi seppur con velocità sistoliche e diastoliche ridotte. Per convenzione viene evidenziato con colore rosso il flusso in direzione della sonda ed in colore blu il flusso che se ne allontana. Con paziente supino, ľesame viene condotto appoggiando la sonda ecodoppler a contatto con la superficie palpebrale ad occhio chiuso, con interposizione di gel per ecografia. É necessaria una delicata manualità in quanto le strutture vascolari da indagare sono molto fini.
Interessanti valutazioni emergono dallo studio del flusso ematico nel glaucoma suggerendo che anomalie del flusso possano contribuire alla malattia glaucomatosa, in particolare nel glaucoma a pressione critica bassa.

Le malattie vascolari retiniche quali il diabete, le degenerazioni maculari e corioretiniche nonché i tumori endobulbari possono essere analizzati con il color-doppler, così come le patologie vascolari ischemiche, occlusive emboliche e trombotiche e le papilliti. Questa rappresentazione dei flussi ematici costituisce una nuova dimensione per gli ultrasuoni e fornisce informazioni diagnostiche chiare, in tempo reale, non ottenibili con altre tecniche diagnostiche non invasive.