26 APRILE 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr.ssa Paola Mora

Dermatite atopica, asma e rinite. Patologie che presentano numerosi punti di contatto.

Introduzione
Ľallergia è una patologia caratterizzata da una marcata ereditarietà, da un esordio che può manifestarsi sin dai primi mesi di vita e da un decorso a volte presente per ľintera esistenza, con periodi di remissione e manifestazioni cliniche differenti da paziente a paziente, e a volte differenti nello stesso paziente in epoche differenti della vita.
Le manifestazioni sono caratterizzate prevalentemente da dermatite atopica, rinite ed asma. Queste patologie, appa-rentemente diverse, mostrano in realtà numerosi punti di contatto.

Dermatite atopica e allergie respiratorie. Evidenze per una patologia comune.
La dermatite atopica, cioè eczema allergico, è una malattia infiammatoria cronica della pelle che si osserva frequente-mente in pazienti affetti da allergia respiratoria. Gli studi di molti anni fa su frammenti bioptici cutanei ottenuti da pa-zienti con dermatite atopica, hanno permesso di dimostrare che anche nelľasma, ľinfiammazione delle vie aeree gioca un ruolo essenziale nella componente bronco spastica e nella cronicità dei sintomi respiratori, rendendo ľasma una pa-tologia assimilabile alla dermatite atopica, con impressionanti parallelismi tra le due forme cliniche.

Evidenze cliniche e immunologiche.
Una caratteristica clinica tipica della dermatite atopica è ľaumentata risposta irritativa della cute nei confronti di stimoli specifici, cioè di allergeni, e aspecifici quali ľaria fredda e secca, il sudore, i detergenti.

I soggetti affetti da dermatite atopica, infatti, presentano un abbassamento della soglia irritativa nei confronti del lauri-solfato anche nelle fasi di quiescenza della malattia, cioè anche quando sono apparentemente guariti: i pazienti affetti da allergia respiratoria che sono guariti dalla dermatite atopica continuano a mantenere questa aumentata risposta irri-tativa cutanea, mentre ďaltra parte i pazienti affetti da dermatite atopica presentano un’ipereattività bronchiale alla me-tacolina. La dermatite atopica è una malattia immunologica mediata da cellule derivate dal midollo osseo; le caratteri-stiche immunologiche della dermatite atopica sono uguali a quelle delľasma, infatti in entrambe le situazioni si osserva una riduzione dei linfociti T soppressori, ľespansione clonale di linfociti TH2, la riduzione dei linfociti TH1, la attivazione dei macrofagi, ľincremento di IgE (Immunoglobuline E) e test cutanei positivi per inalanti e alimenti.

Evidenze allergologiche

Il ruolo degli allergeni nella dermatite atopica è molto complesso. Ľ85% dei pazienti presenta test cutanei positivi per alimenti o per inalanti, infatti non sempre i pazienti con test cutanei positivi per alcuni alimenti hanno in realtà delle ri-sposte positive al test di provocazione effettuato con gli alimenti che hanno evocato una risposta IgE. Gli elementi più frequentemente causa di sensibilizzazione sintomatica sono il latte, ľalbume e ľarachide. I sintomi vanno da un’eruzio-ne cutanea eritemato-pruriginosa che inizia entro due ore e scompare entro tre ore, ma che può durare anche 6-7 ore, a vomito e diarrea. Il 5% dei pazienti presenta contemporaneamente asma dopo il test di provocazione orale.

Non tutti i pazienti hanno soltanto un’allergia alimentare: infatti almeno il 50% dei pazienti con dermatite atopica è sensibilizzato a pneumoallergenici e presenta patch test positivi per inalanti. I pazienti affetti da dermatite atopica, pos-sono avere un’allergia alimentare ma possono anche avere un’allergia alimentare associata a un’allergia da pneumoal-lergeni, oppure la dermatite atopica può essere causata soltanto da pneumoallergeni.

Vie di sensibilizzazione comuni

Le vie di sensibilizzazione della dermatite atopica sono, per quanto riguarda gli allergeni alimentari, la mucosa intestina-le e, per quanto riguarda gli allergeni inalanti, la mucosa respiratoria e la cute. Ľasma per lo più è dovuta alľazione di inalanti ma può essere dovuto anche ad allergeni alimentari che possono penetrare attraverso la mucosa respiratoria e attraverso quella intestinale; per quanto riguarda gli allergeni alimentari che possono penetrare attraverso la mucosa respiratoria ricordiamo ad es. il pesce o le carote che si comportano come inalanti. La penetrazione degli antigeni ali-mentari può avvenire attraverso la mucosa gastroenterica ma provocare asma. Ľinalazione di allergeni alimentari può dare in questi pazienti dei sintomi estremamente gravi che vanno dalľedema laringeo fino allo shock anafilattico morta-le. Negli adulti ľeczema può scomparire ma, talora persiste ľasma da alimenti.

Storia naturale
Per quanto riguarda la storia naturale della dermatite atopica, soltanto il 65% dei pazienti guarisce, numero superiore rispetto alla guarigione dei pazienti asmatici. Ľasma è più frequentemente allergico di quanto non sia la dermatite atopi-ca e anche perché gli agenti eziologici sono rappresentati soprattutto da alimenti, e perché più frequentemente di quanto non avvenga nei bronchi, il sistema immune intestinale mette in atto, con il passare del tempo, un meccanismo prevalente di tipo soppressivo nei confronti degli antigeni alimentari.

Non vi sono più dubbi che la dermatite atopica sia una malattia allergica geneticamente determinata e che la dermati-te atopica e ľasma siano ľespressione diversa, in organi diversi, di un unico difetto immunitario.
Si passa dalľallergia alimentare alla dermatite atopica e poi ad un asma precoce e grave, molto più precoce e grave che negli altri soggetti asmatici allergici. Per modificare quesťevoluzione bisogna mettere in atto delle strategie preventive sia dietetiche che ambientali. Le strategie dietetiche possono essere sia prenatali (a partire dal terzo mese di gravidan-za) che postnatali, nella madre e nel bambino.

Le strategie ambientali comprendono la riduzione della carica allergenica, la riduzione delľesposizione agli agenti irri-tanti e infettivi. Se fallisce questa prevenzione, che è la prevenzione primaria, bisogna passare alla prevenzione secon-daria, volta a prevenire le conseguenze cliniche delľavvenuta sensibilizzazione mediante una diagnosi estremamente precoce. Questa è attuabile attraverso test allergologici, sia in vivo che in vitro, possibile già a partire dal quarto mese di vita per gli alimenti e dal sesto per gli inalanti. Una precoce valutazione allergologica è determinata dalľallontanamento delľeventuale antigene alimentare sensibilizzante, e dalla somministrazione precoce dell’ITS (Immunoterapia Specifica) nei confronti degli acari, qualora sia dimostrata la sensibilizzazione a questi allergeni. Infatti il ruolo degli acari è ugual-mente importante sia nella patogenesi della dermatite atopica che in quella delľasma. Ľistituzione di una ITS precoce ha il duplice vantaggio di ridurre i sintomi cutanei e di prevenire il passaggio dalľinfiammazione bronchiale allergica acu-ta alľinfiammazione cronica, cioè alľasma.