9 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Le moderne tecniche oculistiche, unite ad esami radiologici specifici, permettono di eliminare gli occhiali correggendo vizi quali la miopia, ľastigmatismo e più recentemente ľipermetropia.
Dott. A. Valli

Le notevoli soddisfazioni, sia per i pazienti sia per il chirurgo, sono il motivo del crescente interesse suscitato da queste tecniche. È tuttavia importante che chi ha interesse ad eliminare ľuso degli occhiali o delle lenti a contatto, consideri la possibilità delľinsorgenza di complicazioni, che possono verificarsi nonostante la perfetta esecuzione delľintervento.
Generalmente la chirurgia refrattiva, ove applicabile, è in grado di far raggiungere alla maggioranza dei pazienti prestazioni visive molto buone. Questi trattamenti sono indicati ai pazienti che hanno un difetto refrattivo in uno o in entrambi gli occhi, con difficoltà nelľuso delle lenti che correggono il difetto, senza problemi di salute, dopo aver constatato che il difetto è stabile nel tempo. Sono quindi indirizzati a coloro che desiderano migliorare le proprie prestazioni visive per motivi personali o professionali. Mediante ľutilizzo delle diverse tecniche è possibile correggere miopia, astigmatismo, ľipermetropia e più recentemente la presbiopia.

Dopo un accurato esame oculistico si effettua una topografia corneale che permette di valutare la conformazione superficiale della cornea, seguito da un esame della refrazione in cicloplegia, che viene praticato somministrando alcune gocce di collirio in grado di paralizzare la normale possibilità di messa a fuoco automatica del cristallino, dilatando la pupilla. Questo esame permetterà di misurare con precisione, specialmente nei soggetti più giovani, la refrazione, e di conseguenza ľentità del difetto da correggere. Attualmente sono praticate per la riduzione dei difetti refrattivi le seguenti tecniche:

• Cheratotomia radiale

• PRK

• LASIK

• Impianto di lente intraoculare (ad oggi il miglior rapporto rischio-beneficio).

Cheratomia radiale: ľintervento, consiste nel praticare delle microscopiche incisioni sulla cornea, senza coinvolgere la parte centrale dove passano la maggioranza dei raggi luminosi; viene praticato senza necessità di degenza, in anestesia locale, con ľapplicazione di collirio anestetico. Il paziente viene fatto sdraiare sul lettino ed il "microscopio operatorio" viene posizionato al di sopra delľocchio da operare. Con uno strumento ad ultrasuoni viene misurato lo spessore corneale, vengono praticate incisioni definite e calcolate a seconda del grado di miopia da correggere, utilizzando un bisturi dotato di una lama di diamante calibrata. Ľoperazione è indolore e richiede pochi minuti. Al termine ľocchio viene medicato con un collirio antibiotico ed antinfiammatorio e bendato con un leggero tampone di garza che viene rimosso il giorno seguente. La cheratotomia radiale è particolarmente indicata nelle miopie basse.
La quantità di miopia correggibile varia a seconda del numero di incisioni, della loro profondità e delle dimensioni della "zona ottica" che viene lasciata intatta. (Tecnica ormai quasi abbandonata)

PRK: riduzione con laser ad eccimeri della miopia (fotoablazione corneale): obiettivo della PRK è ľeliminazione delle lenti correttive modificando la curvatura della cornea che viene appiattita al centro. Il laser ad eccimeri, colpendo la cornea, causa ľevaporazione di alcuni suoi strati. La quantità di tessuto corneale così eliminato determina la quantità di miopia che viene corretta. Ľintervento avviene senza degenza; ľanestesia locale è praticata con ľapplicazione di collirio anestetico. Dapprima si procede rimuovendo la parte centrale più superficiale della cornea, "epitelio".
Il computer del laser viene impostato per effettuare ľevaporazione della quantità necessaria di tessuto corneale; dopo aver centrato il sistema di puntamento, viene azionato lo strumento che emette il raggio laser. Ľintervento è indolore e dura pochi minuti. I migliori risultati sono ottenibili nelle miopie medie e basse. La PRK è efficace anche nel ridurre ľastigmatismo miopico. Dopo ľintervento, il dolore di media intensità è efficacemente attenuato dagli analgesici ed è limitato alle prime 6 ore. Una lacrimazione copiosa ed un senso di fastidio alla luce sono presenti generalmente intensi il primo e il secondo giorno. Il riassestamento corneale può causare una temporanea ipermetropia, che richiede alcune settimane per essere completamente eliminata.

LASIK: trattamento chirurgico della miopia abbinato al laser. La Lasik (Cheratomileusi intrastronale combinata al trattamento con laser ad eccimeri) è un intervento misto. Infatti, dopo avere inciso lo strato superficiale della cornea (epitelio) con un microtomo, la sua parte centrale viene "spianata" con il laser. Al termine la "lamella" di tessuto corneale superficiale viene ricollocata nella sua posizione originale. In questo modo la cornea è modificata per permettere una migliore messa a fuoco, rispettando ľintegrità delle sue strutture anteriori. Poiché ľaderenza fra le due parti di tessuto risulta molto buona già dopo poco tempo, non è necessario applicare punti di sutura. Per qualche giorno è molto importante non urtare o strofinare ľocchio. Questo intervento può essere utilizzato per la riduzione dei difetti di refrazione, anche elevati. Tra gli effetti indesiderati il più grave è un danno alla cornea sia durante ľintervento sia, in caso di trauma, nel periodo immediatamente successivo alľoperazione.

Impianto di lente intraoculare: la lente intraoculare è una lente correttiva, introdotta alľinterno delľocchio, che permette di modificare permanentemente la messa a fuoco, riducendo od eliminando difetti di refrazione anche molto forti. Ľintervento non necessità di degenza; ľanestesia praticata è di tipo locale. Dopo aver sterilizzato il campo operatorio, si pratica una piccola incisione nel bulbo oculare, attraverso la quale si introduce la lente, dietro ľiride. Questa tecnica è indicata per la correzione di tutti i difetti visivi. Il recupero funzionale è di solito molto rapido. Le strutture posteriori delľocchio non vengono influenzate ed il paziente non subisce variazioni nelľaccomodazione. È importante ricordare che nelle miopie elevate spesso sono presenti alterazioni retiniche in grado di condizionare il risultato delľoperazione.

Recentemente sono in commercio anche lenti che permettono di correggere contemporaneamente miopia o ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, consentendo a pazienti over 40 di recuperare la capacità visiva da lontano e da vicino.