Dr.ssa Tiziana Robba
Circa il 20-30% della popolazione generale presenta un’alterazione delľArticolazione Temporo-Mandibolare (ATM), che più frequentemente si verifica nel sesso femminile (rapporto femmine/maschi di circa 3 a 1) e nella fascia di età compresa tra i 20 e i 60 anni, in cui rappresenta la più comune causa di dolore non odontogeno della regione oro-faciale.
Tra tutte le patologie evidenziabili nella regione maxillo-facciale, i disturbi delľATM risultano essere tra quelli di più difficile inquadramento diagnostico.
Nella maggior parte dei casi le disfunzioni delľArticolazione Temporo-Mandibolare sono caratterizzate da uno o più di questi sintomi:
- dolore localizzato alľATM o irradiato in regione oro-facciale;
- rumori articolari (scrosci, crepitii o” click”);
- difficoltà alla masticazione;
- blocco delľarticolazione in apertura o chiusura (“lock”);
- acufeni;
- vertigini;
- cefalea.
La sintomatologia clinica delle patologie delľATM è pertanto spesso aspecifica. La diagnosi clinica è per questo motivo spesso difficile e costituisce una vera e propria sfida diagnostica per diversi specialisti (odontoiatra, otorinolaringoiatra, chirurgo maxillo-facciale, gnatologo, posturologo).
(Fig. 2 e 3)
La Risonanza Magnetica (RM) è ľunica indagine che consente di visualizzare direttamente tutte le componenti delľArticolazione Temporo-Mandibolare: i capi articolari ossei temporo-mandibolari, le strutture capsulo-legamentose e soprattutto il disco articolare.
(Fig. 4 e 5)
Il disco articolare è una struttura mobile che consente il movimento della mandibola rispetto al cranio.
(Fig. 6)
Ľesame RM può essere condotto anche con ľacquisizione di sequenze in movimento (cine-RM).
public/file/cine-RM%20fig_8.mov
Questo permette di studiare molto bene dislocazioni del disco, che spesso “scivola” anteriormente rispetto al condilo mandibolare.
(Fig. 8)
Ľesame RM consente anche di ben evidenziare le alterazioni artrosiche delľATM .
(Fig. 9)
Per la sua capacità di visualizzare tutte le strutture anatomiche delľarticolazione ľaccuratezza diagnostica delľindagine RM è molto elevata e quasi sempre in accordo con il dato clinico.
public/file/manfredini%20agreement%20clinica%20rm%20.pdf
Per ottenere una risoluzione spaziale e di contrasto così elevata è necessario avvalersi di una RM con elevato campo magnetico (1,5 T).
Il nuovo apparecchio RM recentemente acquistato dal Servizio di Diagnostica per Immagini del Cidimu garantisce un elevato campo magnetico ma presenta un’ampia e larga apertura del magnete, che riduce nettamente la sensazione di claustrofobia. .
È inoltre necessaio avvalersi di una bobina dedicata, che “raccoglie” in modo selettivo il segnale RM che origina esclusivamente dalle strutture anatomiche delľarticolazione temporo-mandibolare.
Il Servizio di Diagnostica per Immagini del Cidimu ha recentemente acquistato una bobina dedicata di ultima generazione che consente un’elevata qualità delle immagini .
(Fig. 10)
Per questo motivo con le nostre apparecchiature RM otteniamo immagini che sono spesso così vicine alľanatomia delľarticolazione.
(Fig. 11)
Infine è doveroso sottolineare che la Risonanza Magnetica non prevede ľutilizzo di radiazioni ionizzanti; dopo quasi quaranťanni di impiego clinico, non sono stati riportati in Letteratura scientifica internazionale effetti nocivi della RM per la salute umana.