La Medicina Interna ha una precisa definizione (accademica, scientifica, didattica e assistenziale) espressa nella declaratoria elaborata dal Consiglio Universitario Nazionale (CUN), che delinea i vari settori scientifico-disciplinari (SSD). La specialitร di medicina interna รจ una specializzazione medica che, come le altre specialitร , prevede un definito percorso formativo.
La Medicina (e le sue differenti branche specialistiche) ha contenuti imponenti, per quantitร e per complessitร delle conoscenze scientifiche (sia di base, sia cliniche), che sono in continuo aggiornamento. Con tale premessa, le brevi considerazioni che fanno seguito, inerenti ฤพapproccio internistico alle differenti patologie, non possono e nemmeno pretendono di essere esaustive. Ma rappresentano una piccola finestra sulla complessitร dei fenomeni fisiopatologici che devono essere presi in considerazione quando emerge un disturbo clinico, in una singola persona.
Un determinata malattia altera ฤพequilibrio (“omeostasi”) delฤพorgano primariamente coinvolto e spesso modifica le funzioni di altri organi o apparati posti a distanza; e talvolta apporta conseguenze sulฤพย intero organismo. Ciรฒ รจ ancora piรน evidente se la persona che si ammala di una nuova patologia รจ giร affetta da altre malattie.
Quando si esaminano i disturbi riferiti a un determinato organo occorre chiedersi quale siano le possibili conseguenze su altri distretti delฤพorganismo. Contestualmente si deve fare il percorso inverso, vale a dire accertare o escludere la possibile influenza di altri organi e apparati giร sede di patologia nota sulla funzione delฤพorgano che ha richiamato ฤพattenzione del paziente (e per questo ha riferito al medico nuovi sintomi).
La ricerca delle correlazioni che si instaurano in condizioni di malattia (fisio-patologiche) tra le funzioni di un organo malato e gli altri organi e apparati delฤพorganismo รจ una caratteristica della medicina interna. Le correlazioni tra organi e apparati divengono ancora piรน complesse quando -nella stessa persona- una malattia principale รจ associata ad altre condizioni patologiche (co-morbilitร ) o quando sian presenti contemporaneamente piรน malattie di uguale complessitร (multi-morbilitร ).
ฤฝapproccio internistico contempla la visione composita e analitica delle condizioni della persona malata, attraverso la ricerca delle correlazioni funzionali e ฤพinterpretazione delฤพassetto fisiopatologico che si รฉ instaurato per effetto della malattia. E si propone di giungere ad un inquadramento complessivo e sintetico del paziente, per stabilire le prioritร tra le patologie meritevoli di intervento esterno (diagnostico, terapeutico, farmacologico, preventivo, o riabilitativo).
In caso di multi-morbilitร , ฤพintento รจ quello di stabilire – ispirandosi con rigore scientifico alle regole della metodologia clinica – le prioritร con le quali procedere, per ฤพeventuale approfondimento. Nella presa in carico del malato, ฤพinternista si propone di formulare quesiti clinici precisi (che siano funzionali alla diagnosi, alla revisione diagnostica, alla terapia) agli specialisti appropriati al singolo caso. Le differenti specialitร eventualmente consultate, in virtรน della loro elevata competenza specifica e delle procedure di alta tecnologia delle quali sono depositarie, possono rispondere ai quesiti clinici con risposte precise e puntuali che, insieme agli altri elementi giร raccolti durante la visita iniziale, consentono al medico internista ฤพinquadramento complessivo del paziente portatore di pluri- patologie.
Considerazioni simili si potrebbero fare quando siano in atto trattamenti farmacologici plurimi, nei quali un soggetto รจ esposto alฤพazione terapeutica di numerosi medicamenti. In questi casi, una particolare attenzione deve essere posta alฤพattivitร che un determinato farmaco puรฒ avere in relazione alla compresenza di altri medicamenti nelฤพorganismo della persona malata; ciรฒ consente di limitare i possibili effetti indesiderati connessi alle interazioni tra farmaci.
In sintesi, si esamina un sintomo ฤorgano e si pensa anche ad organi lontani. Il sintomo ฤorgano puรฒ interferire anche con la funzione di altri organi. Per contro, il sintomo ฤorgano puรฒ derivare o almeno essere modulato da patologie in altri organi. Inoltre, nuovi sintomi possono manifestarsi in pazienti giร portatori da multi-morbilitร . Si tratta di osservare, raccogliere, ed elaborare elementi clinici e di laboratorio e strumentali. A questo deve far seguito la formulazione di ipotesi diagnostiche verosimili. Che devono essere confermate o escluse, con ฤพaiuto delle competenze proprie delle varie specialitร ฤorgano o di apparato, consultando di volta in volta quelle piรน adeguate alla valutazione del singolo caso clinico.
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ร con questa visione che lo specialista internista affronta il percorso diagnostico in fase di prima diagnosi; e anche in fase di monitoraggio o revisione di quadri clinici giร noti (sotto forma di singole patologie o multi-morbilitร ), quando si voglia definire il grado di scompenso funzionale per eventualmente aggiornare i trattamenti terapeutici.
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