II varicocele è una condizione patologica legata ad un anomalo drenaggio venoso.
Le vene spermatiche interne sono sottodiaframmatiche e, come tali, sono vene propulsive. Le vene spermatiche interne si dividono in due branche a livello della quarta vertebra lombare, una branca mediale ed una branca laterale. È importante sapere che la branca laterale decorre vicino al confine laterale del rene, si anastomizza con la circolazione portale nel 75% dei casi e con le vene capsulari renali. É di fondamentale importanza, per ľoperatore, la conoscenza di questi circoli venosi. La branca mediale è di solito più larga della controlaterale e si anastomizza spesso con le vene ureterali. Chi opera la sclerotizzazione cerca sempre di evitare il punto di sovrapposizione tra le vene spermatiche e ľuretere.
Un dato importante consiste nel decidere se le vene vanno legate tutte o meno. II problema sorge quando si pensa non soltanto alle vene spermatiche interne ma anche a quelle esterne, le cremasteriche. Le vene cremasteriche, secondo molti autori, sono dilatate nel 49-74% dei casi. Questo dato è utile per ricordare che quando è presente un sovraccarico venoso c'è un ostacolo al deflusso. Tra ľaltro la vena cremasterica è importante perché drena il sangue venoso dalľepididimo, il quale è fondamentale per la maturazione degli spermatozoi, ed è lì che probabilmente si crea il danno.
Le vene cremasteriche, sia dalľepigastrica anteriore, sia dalla safena, vanno a sboccare nelľiliaca esterna.
Esse sono le teste funicolari che spesso nei pazienti con varicocele si rinvengono dilatate. Vi è poi la vena deferenziale o le vene deferenziali che decorrono con ľarteria ed il deferente. Qualche autore sostiene che la preservazione della vena deferenziale, durante la legatura delle vene spermatiche interne, contribuisca ad evitare la congestione testicolare. Le vene scrotali sono coinvolte, sempre secondo gli stessi autori, nel 7% delle recidive del varicocele. La variabilità anatomica delle vene spermatiche interne è legata a quella del circolo retrogrado. Questo deve essere noto a chi sceglie di eseguire la terapia percutanea retrograda perché è chiaramente più difficile, in questi casi, operare un cateterismo selettivo della vena ed essere allo stesso tempo efficaci.
Tauber, un urologo di Amburgo, ha messo a punto una tecnica che permette di sclerotizzare le vene per via anterograda, ossia di eseguire una percutanea, andando con il catetere angiografico, ad imberciare per via retrograda la vena spermatica, cosa abbastanza difficile. Tauber ha quindi il merito di aver diffuso in Germania questa tecnica che porta il suo nome e che è stata poi utilizzata in maniera quasi universale. É possibile eseguire anche ľintervento per via anterograda ma ľimmagine che ci fornisce una retrograda è sicuramente migliore. La complicanza più frequente è la funiculite.
Le vene spermatiche interne sono sottodiaframmatiche e, come tali, sono vene propulsive. Le vene spermatiche interne si dividono in due branche a livello della quarta vertebra lombare, una branca mediale ed una branca laterale. È importante sapere che la branca laterale decorre vicino al confine laterale del rene, si anastomizza con la circolazione portale nel 75% dei casi e con le vene capsulari renali. É di fondamentale importanza, per ľoperatore, la conoscenza di questi circoli venosi. La branca mediale è di solito più larga della controlaterale e si anastomizza spesso con le vene ureterali. Chi opera la sclerotizzazione cerca sempre di evitare il punto di sovrapposizione tra le vene spermatiche e ľuretere.
Un dato importante consiste nel decidere se le vene vanno legate tutte o meno. II problema sorge quando si pensa non soltanto alle vene spermatiche interne ma anche a quelle esterne, le cremasteriche. Le vene cremasteriche, secondo molti autori, sono dilatate nel 49-74% dei casi. Questo dato è utile per ricordare che quando è presente un sovraccarico venoso c'è un ostacolo al deflusso. Tra ľaltro la vena cremasterica è importante perché drena il sangue venoso dalľepididimo, il quale è fondamentale per la maturazione degli spermatozoi, ed è lì che probabilmente si crea il danno.
Le vene cremasteriche, sia dalľepigastrica anteriore, sia dalla safena, vanno a sboccare nelľiliaca esterna.
Esse sono le teste funicolari che spesso nei pazienti con varicocele si rinvengono dilatate. Vi è poi la vena deferenziale o le vene deferenziali che decorrono con ľarteria ed il deferente. Qualche autore sostiene che la preservazione della vena deferenziale, durante la legatura delle vene spermatiche interne, contribuisca ad evitare la congestione testicolare. Le vene scrotali sono coinvolte, sempre secondo gli stessi autori, nel 7% delle recidive del varicocele. La variabilità anatomica delle vene spermatiche interne è legata a quella del circolo retrogrado. Questo deve essere noto a chi sceglie di eseguire la terapia percutanea retrograda perché è chiaramente più difficile, in questi casi, operare un cateterismo selettivo della vena ed essere allo stesso tempo efficaci.
Tauber, un urologo di Amburgo, ha messo a punto una tecnica che permette di sclerotizzare le vene per via anterograda, ossia di eseguire una percutanea, andando con il catetere angiografico, ad imberciare per via retrograda la vena spermatica, cosa abbastanza difficile. Tauber ha quindi il merito di aver diffuso in Germania questa tecnica che porta il suo nome e che è stata poi utilizzata in maniera quasi universale. É possibile eseguire anche ľintervento per via anterograda ma ľimmagine che ci fornisce una retrograda è sicuramente migliore. La complicanza più frequente è la funiculite.