Che impatto hanno sul cuore le gioie e i tormenti ďamore?
Dr. Renato Rittatore
Lo spunto per questo argomento più distensivo ce lo fornisce ovviamente la festività dedicata a San Valentino, cui una tradizione ormai consolidata, anche se non altrettanto motivata, conferisce la qualifica di protettore degli innamorati. Supportate, o meglio bombardate dagli innumerevoli suggerimenti commerciali, coppie giovani e meno giovani (per queste cose il cuore non ha età!) si accingono infatti a scambiarsi attraverso parole, scritti, messaggi telefonici, e-mail, cioccolatini, gadgets, ecc., ľespressione del reciproco amore.
Pertanto i cuori degli interessati, anche se simbolicamente trafitti dalla fatidica freccia di Cupido, dovrebbero in questa circostanza risentirne positivamente, a parziale compenso di altri momenti meno felici causati principalmente dagli inevitabili contrasti, incertezze, gelosie che comunque servono anch’essi a mantenere vivo il rapporto.
Sarebbe comunque quanto mai aleatorio cercare di quantizzare sul piano fisiologico (o meglio fisiopatologico se si condivide ľopinione di chi paragona ľamore a una malattia!) ľimpatto che le gioie e i tormenti ďamore hanno sul cuore nel lungo periodo. In effetti i margini di variabilità, legati alle caratteristiche dei singoli e alle particolari vicende esistenziali di ogni individuo, risulterebbero inevitabilmente troppo dilatati per trarne delle conclusioni. Più semplice invece considerare le modificazioni che avvengono in acuto nelľapparato cardiocircolatorio in occasione delľatto che dovrebbe rappresentare il suggello della positiva conclusione del corteggiamento e comunque dei preliminari amorosi, cioè del bacio.
Il bacio è una prerogativa delľuomo rispetto agli altri animali e la sua menzione ricorre nella storia più antica. Tramite le numerose afferenze nervose che dalle labbra e dalla lingua vanno al cervello, viene stimolata un’aumentata produzione di ormoni da parte delle ghiandole surrenali (corticoidi, adrenalina, noradrenalina) e di oppioidi endogeni (endorfine) a livello encefalico, in grado di stabilire in breve quello stato magico che tutti conosciamo. In particolare, per quanto riguarda il cuore, tutto questo si traduce in un aumento della frequenza, che in casi di intensa emozione e passione può arrivare anche a un raddoppio di quella di basale.
A volte possono anche far capolino quei battiti anticipati che vanno sotto il nome di extrasistoli e che contribuiscono, qualora percepiti, ad incrementare quella deliziosa sensazione (ovviamente solo in questa circostanza) di batticuore. La pressione arteriosa sistolica può salire anche di 20–30 millimetri di mercurio a causa delľaumento della gittata cardiaca, cioè della quantità di sangue che ad ogni contrazione il ventricolo sinistro immette nelľaorta, ma anche questo viene percepito piacevolmente e non crea problemi in un cuore sano. Se poi vogliamo considerare il bacio alla stregua di una performance fisica, si deve tener conto che richiede un consumo energetico non irrilevante… anche se non equiparabile a quello di una mezz’ora di footing.
Comunque il bacio fa bene alla salute e addirittura prolungherebbe la vita, se si deve dar credito ai risultati di studi immunologici americani e a una recente indagine dei medici inglesi: in particolare questi ultimi avrebbero riscontrato una sopravvivenza di cinque anni maggiore nel gruppo di mariti che scambiavano un bacio con la moglie al mattino prima di recarsi al lavoro, rispetto ad un gruppo con caratteristiche analoghe che però non aveva questa abitudine.
Solo note positive allora, per quanto riguarda il bacio? Beh, a onor del vero non si dovrebbe concludere senza un accenno al rovescio della medaglia, cioè alla vera o presunta possibilità di trasmissione di virus o batteri attraverso la saliva. Mi sento però autorizzato a risparmiare al lettore questo vero e proprio venenum in cauda per due motivi: il primo è che ľargomento esula dal titolo di questa chiacchierata; il secondo, ben più valido, è che nessun innamorato degno di tal nome si fermerebbe di fronte alla possibilità di un rischio di questo genere… soprattutto il giorno di San Valentino.