Cos’è la cronodietetica

Dr. Antonio Tripodina

La giusta suddivisione dei pasti durante la giornata.

Il comportamento alimentare varia non solamente secondo le abitudini individuali e sociali ma anche nel corso delľanno, ad esempio in primavera si ha il picco del consumo di lipidi e quello di glucidi in estate. Questa cronobiologia applicata alľalimentazione è chiamata “crono-dietetica”. Le ricerche in questo ambito chiariscono che la ripartizione dei pasti durante la giornata contribuisce a sincronizzare i vari bioritmi delľorganismo modulando gli equilibri biologici per una migliore assimilazione dei nutrienti. Per la sua collocazione temporale, la prima colazione è il principale pasto regolatore della giornata, in grado di condizionare ľutilizzazione da parte delľorganismo di tutti i pasti successivi. Purtroppo la tendenza molto diffusa a saltarla e ad iniziare la giornata solamente con una tazza di caffè ha delle implicazioni neuro-ormonali del tutto insospettate e, in parole più semplici, una buona prima colazione è indispensabile per dare ai muscoli e al cervello il giusto apporto energetico dopo il lungo digiuno notturno e per evitare che si abbia verso le undici del mattino il noto calo di concentrazione e di umore.

Inoltre chi rinuncia alla prima colazione per motivi di “linea” ottiene il risultato opposto, essendo dimostrato che chi si nutre in modo troppo frugale al mattino va incontro più facilmente a problemi di sovrappeso. I piccoli obesi tendono a consumare una colazione più ridotta rispetto ai soggetti di peso normale e, in questo modo diventa più difficile tenere sotto controllo ľappetito nelle ore successive e resistere alla tentazione di merendine e snack, solitamente ipercalorici. Un’adeguata colazione permette inoltre di alleggerire il pasto di mezzogiorno. Attenzione però di non alleggerirlo troppo e di cadere poi nelle abbuffate serali quando, tranquilli e rilassati, si cerca soddisfazione in una buona cena. Lo stress , attivando una reazione di allarme, incrementa la produzione di cortisolo che stimola il desiderio di carboidrati, nutrienti necessari alla sintesi della serotonina, un neuro-ormone che calma il corpo e la
mente.

Non vi è sedativo migliore della pasta e dei dolci! Inoltre alla sera rallenta il metabolismo basale, per cui le calorie introdotte vengono bruciate più lentamente per favorire ľimmagazzinamento delle energie in previsione del lungo digiuno notturno. Il pasto unico serale, sempre più diffuso, è in realtà un fattore di rischio per ľobesità.

In tema di distribuzione dei pasti è opportuno sfatare alcuni miti propagandati dai fautori della “dieta dissociata”. Come quello che è meglio non mangiare la frutta a fine pasto per non complicare il processo digestivo e per evitare fermentazioni o come quello che è bene non associare alcuni cibi (proteine e carboidrati, alimenti acidi e alimenti alcalini). Un apparato digerente sano è in grado di tollerare qualsiasi associazione, essendo il nostro organismo abituato da millenni a digerire alimenti diversi contemporaneamente. Ad esempio la vitamina C contenuta in tutti i tipi di frutta, migliora ľassorbimento di alcune sostanze precedentemente introdotte, fra cui il preziosissimo ferro.

Più varia è la composizione del singolo pasto, maggiore è la probabilità che siano apportati e utilizzati al meglio elementi essenziali.

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