Brachiterapia interstiziale

Dr. Francesco Zappia

Tecnica consigliata solo in determinati casi.

Si tratta di una tecnica con la quale si introducono dei piccoli aghi radioattivi nella compagine del tumore che emanano piccole dosi di radiazioni nel tessuto canceroso stesso. A partire dagli anni โ€˜50 tale tecnica venne sempre piรน perfezionata sia dal punto di vista del dosaggio delle radiazioni sia dei materiali impiegati. Si usarono dapprima aghi ฤoro radioattivi, semi radioattivi allo iodio e successivamente materiali radioattivi incluso il palladio. ฤฝimpianto degli aghi viene effettuato sotto guida ecografica o TC guidata previa laparoscopia per escludere ฤพeventuale presenza di linfonodi metastatici.

Questa tecnica non รจ indicata nei seguenti casi:

โ€ข tumori estesi
โ€ข tumori che abbiano superato la capsula prostatica
โ€ข in presenza di metastasi linfonodali
โ€ข interessamento delle vescichette seminali o dei tessuti circostanti la ghiandola

รˆ anche sconsigliata se il paziente si รจ giร  sottoposto a resezione endoscopica della prostata.

I pazienti candidati a tale metodica rientrano nella categoria di quelli che traggono benefici dalla terapia radiante esterna e dalla prostatectomia radicale. Date le possibili complicanze quali i problemi rettali (circa il 25% lamentano diarrea, crampi e sanguinamento), le prostatiti, i problemi urinari (danni uretrali, contratture del collo vescicale, incontinenza) tale tecnica lascia spazio al trattamento ormonale e alla terapia radiante esterna che sarร  oggetto di prossima trattazione.

zappia
Dr.
Francesco Zappia
CIDIMU Torino, RIBA Torino
Specializzazione in Radiodiagnostica ed Esperto in Ayurvedica
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