7 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr. Stefano Cirillo

Gli ultimi anni hanno dimostrato ľenorme potenzialità della RMN nella diagnostica del tumore prostatico. Il miglioramento tecnologico delle apparecchiature di Risonanza Magnetica ha consentito di associare alla valutazione morfologica-anatomica della ghiandola prostatica anche studi funzionali (RM-multiparametrica) che consentono di dare informazioni sulla cellularità e sulla vascolarizzazione di eventuali lesioni sospette migliorando notevolmente la specificità della metodica nella diagnosi del tumore prostatico ed aprendo inoltre la possibilità a nuove indicazioni.

Lo studio multiparametrico prevede ľesecuzione di sequenze morfologiche che consentono la corretta visualizzazione delľanatomia prostatica e ľidentificazione di focolai di alterato segnale sospetti; al dato morfologico si aggiunge anche quello funzionale attraverso ľutilizzo di sequenze pesate in diffusione (DWI) e sequenze effettuate dopo somministrazione di mezzo di contrasto (DCE) che consentono di dare informazioni sulla cellularità e sulla vascolarizzazione delľarea sospetta migliorando notevolmente la specificità della metodica nella diagnosi del tumore prostatico ed aprendo inoltre la possibilità a nuove indicazioni.

La RM è indicata:

  • nella stadiazione del tumore prostatico; consente infatti di evidenziare o escludere un eventuale interessamento della capsula prostatica e delle vescichette seminali da parte di una lesione già diagnosticata mediante esame bioptico, consentendo un corretto approccio terapeutico;
  • nel caso di sospetto clinico-laboratoristico di tumore di prostata (PSA elevato) e biopsie random negative. La RM multiparametrica consente di identificare focolai sospetti su cui effettuare prelievi bioptici mirati. Ľattuale orientamento è quello di utilizzare la RM nella biopsia della prostata in modo attivo, sovrapponendo, con appositi programmi, le immagini di Risonanza a quelle Ecografiche durante ľesecuzione del prelievo bioptico (fusion biopsy);
  • nel sospetto di recidiva dopo prostatectomia radicale prima di un eventuale trattamento radioterapico;
  • nel caso in cui, di fronte alla diagnosi bioptica di tumore a basso rischio (Gleason basso), si decida di optare per la sorveglianza attiva risparmiando ogni tipo di trattamento al paziente; la RM multiparametrica valutando la cellularità e la vascolarizzazione della lesione consente di monitorare i parametri clinici del tumore ed essere pronti a intervenire qualora questi diventassero sfavorevoli.

Ľindagine RM della prostata ha una durata di circa 25-30 minuti ed è una metodica non invasiva; nel nostro centro la possibilità di utilizzare un’apparecchiatura di ultima generazione con bobine multicanali (bobine 32 canali) ha consentito di poter ottenere esami di ottima qualità diagnostica anche senza ľutilizzo di bobine endo-rettali migliorando nettamente il comfort per il paziente durante ľesecuzione delľindagine