8 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr. Francesco Zappia

Introduzione alla radiologia tradizionale.


Ľesame diretto del torace e delľaddome che precede ľesame contrastografico viene eseguito con la radioscopia televisiva o con una o più radiografie. Può dimostrare situazioni che rappresentano controindicazioni alľimpiego di mdc in eventuali esami contrastografici (perforazione di visceri cavi, colon ‘tossico’). Può essere utilizzato per la ricerca di corpi estranei, in presenza di alcune malattie (acalasia, diverticoli, ernie ecc.) e può evidenziare livelli idroaerei. Nelľaddome acuto con paziente in posizione supina e/o eretta è possibile apprezzare i segni radiologici della occlusione intestinale o della perforazione.

Gli esami con mezzo di contrasto si basano sulľimpiego di mdc radiopachi (solfato di bario e idrosolubili) e radiotrasparenti (aria, metilcellulosa). Col solo impiego del mdc radiopaco si realizza ľesame definito ‘monocontrasto’; con ľassociazione dei mdc radiopaco e radiotrasparente si realizza ľesame definito ‘doppio contrasto’.

La metodica monocontrasto consiste nelľintroduzione delľmdc opaco fino a riempire il segmento del canale digerente in esame. Ľimmagine radiopaca che si ottiene rappresenta il lume del viscere cavo in esame. Le formazioni aggettanti nel lume determinano ‘difetti di riempimento’ mentre le erosioni parietali determinano una sorta di estroflessione radiopaca. Tale metodica è indicata nello studio delle alterazioni funzionali nelle prime vie del canale alimentare, nello studio delľintestino crasso, nel sospetto di invaginazione in età pediatrica e di colite ulcerosa in fase acuta. Lo studio con mdc idrosolubile viene adottato nel sospetto di perforazione di visceri cavi del canale alimentare e nei controlli post operatori. In caso di spandimento extraluminale di questo mdc, essendo riassorbibile, viene escreto per via renale.

La metodica con doppio contrasto consiste nelľintroduzione, in tempi successivi, del mezzo di contrasto radiopaco e del mezzo di contrasto radiotrasparente: questo distende il viscere mentre il bario, aderendo alle pareti, le vernicia.
La distensione delle pareti viscerali determina un incremento della superficie interna del viscere in esame per cui consente il riconoscimento di piccole lesioni (< 5 mm) con elevata accuratezza diagnostica.

CLISMA A DOPPIO CONTRASTO DEL COLON
Il clisma a doppio contrasto del colon è ľesame radiologico del grosso intestino eseguito previa preparazione adeguata che consenta di pulire completamente ľintestino crasso dai residui fecali e che viene effettuato mediante un piccolo clistere di 500 cc circa di mezzo di contrasto alternato ad aria. Il paziente deve restare a digiuno e deve avere eseguito accuratamente la preparazione rispettando la dieta ed i lassativi prescritti perchè la persistenza di piccoli residui fecali può impedire la corretta lettura delľesame.

Ľesame inizia con il radiogramma diretto delľaddome ciò senza contrasto; si esegue quindi un piccolo clistere di 500 cc di contrasto a base di bario. Prima di effettuare i radiogrammi del vero e proprio clisma a doppio contrasto viene somministrata al paziente una fiala per via endovenosa di Buscopan allo scopo di lasciar distendere ľintestino, avere una ottimale visibilità delle pareti e ridurre il fastidio determinato al paziente dalla distensione aerea delľintestino. Non appena ľesame è concluso, parte delľaria introdotta viene recuperata attraverso la sonda in modo che il paziente non abbia disturbi quando cesserà ľeffetto del Buscopan. Si segnala che ľuso del Buscopan endovena può, sia pur raramente, determinare effetti collaterali quali secchezza del cavo orale, e lievi e transitori disturbi della vista; per questa ragione sarebbe opportuno che il paziente venisse accompagnato ad eseguire ľesame o comunque avesse il tempo di rimanere almeno 30/40 minuti nel nostro istituto prima di uscire e soprattutto prima di mettersi alla guida di un veicolo. Comunque gli effetti collaterali del Buscopan sono rari, modesti e regrediscono completamente in meno di 1 ora.
Nel complesso ľesame, sebbene risulti un’indagine leggermente fastidios ma non particolarmente dolorosa, è molto importante per la diagnosi dei tumori del grosso intestino, dei polipi e dei diverticoli.

UROGRAFIA (con o senza cistografia) e CISTOGRAFIA MINZIONALE IN CORSO DI UROGRAFIA

Tutte queste indagini presuppongono la somministrazione di mezzo di contrasto per via e.v. al paziente.
Il m.d.c. utilizzato è una sostanza non ionica a base di iodio che ha una, sia pur remota, possibilità di determinare reazione allergiche. Per questo motivo ľesame può essere eseguito solo dopo ľesecuzione di indagini di laboratorio, dal cui risultato è possibile determinare il livello di rischio di reazione allergica. Per la stessa ragione la legge impone la presenza nelľistituto di un anestesista quando indagini di questo tipo vengono effettuate. Il rischio reale di reazioni allergiche è molto basso, al di sotto di 1/4000 indagini: ľaumento di rischio può essere legato alla presenza di numerose altre allergie riferite dal paziente e ad alterazioni degli esami di laboratorio che vengono fatti praticare preventivamente. Al di fuori del rischio di allergia ľesame non presenta particolari inconvenienti e non è particolarmente fastidioso. Dopo aver eseguito un esame diretto delľaddome, si pratica una iniezione e.v. del m.d.c. durante la quale il paziente, se non allergico, sente unicamente una sensazione di calore al volto e al capo determinato dalla velocità stessa della iniezione. Si eseguono quindi in rapida successione radiografie delľaddome in varie proiezioni ed eventuale stratigrafia. Negli esami che prevedono la cistografia, vengono eseguiti.