8 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr. Francesco Zappia

Introduzione alla risonanza magnetica.

Il fenomeno della Risonanza Magnetica Nucleare o RMN più spesso abbreviato in RM viene sfruttato per acquisire immagini di sezioni del corpo umano e per studiare, in situ, la struttura chimica e fisica dei tessuti, nonché le reazioni metaboliche. Il principio fondamentale su cui si basa è il seguente: i nuclei dotati di movimento magnetico proprio immersi in un campo magnetico si orientano secondo le linee di forza del campo stesso e se opportunamente eccitati da impulsi a frequenza radio (radiofrequenza o RF) entrano in risonanza compiendo un movimento di oscillazione intorno al proprio asse di rotazione.

Cessato ľimpulso RF, i nuclei tornando allo stato energico fondamentale, riemettono fotoni a RF: ľintensità della radiazione RF riemersa, misurata da opportune bobine, è proporzionale al numero di protoni eccitati. Per ottenere un’immagine corrispondente a una sezione o strato del corpo è necessario poter individuare il contenuto in idrogeno punto per punto dello strato. A tale scopo viene aggiunto un campo magnetico di valore diverso punto a punto (gradiente di campo magnetico): così facendo si ottiene, oltre alla misurazione del numero di protoni, anche ľinformazione di posizione di tale numero.

Il risultato è quindi una mappa tomografica di densità di protoni, cioè di atomi di idrogeno presenti nella scansione.
Cessato ľimpulso RF i nuclei ritornano allo stato di equilibrio con tempi caratteristici (tempi di rilassamento) tipici sia per ogni molecola in cui si trova il nucleo di idrogeno sia per differenti stati energetici interatomici (tempo di rilassamento T1) ed intra-atomici (tempo di rilassamento T2). Ne deriva che modifiche dello stato fisico-chimico delle molecole possono essere evidenziate con precisione tramite variazioni dei tempi di rilassamento. Poiché la RM "vede" soltanto i protoni le immagini rappresentano una mappa di densità delľidrogeno che, come sappiamo, è presente negli esseri viventi soprattutto nelle molecole ďacqua. Tessuti con differente contenuto di idrogeno vengono quindi mostrati con diverse tonalità di grigio: questo permette di evidenziare tessuti aventi uguale densità ma struttura biochimica differente. Le immagini si riferiscono normalmente a sezioni del corpo umano il cui numero, posizione e angolazione vengono impostate dalľoperatore. Questa multiplanarità a discrezione delľoperatore è una delle principali caratteristiche della RM oltre alla possibilità di ricostruzione di immagini anatomiche tridimensionali.

Possono essere studiate tutte le parti del corpo comprese le arterie, le vene ed il cuore. Ľesame non è doloroso; il paziente sente un rumore ritmico, simile a quello di un martello pneumatico, che è dovuto al normale funzionamento delľapparecchio, deve però restare il più possibile immobile su un lettino, in un ambiente relativamente chiuso, ma ben illuminato ed areato.

Per poter effettuare questo tipo di esame è necessario non indossare oggetti metallici, quindi orologi, telefoni cellulari, monete, carte magnetiche ecc., e non essere portatori di protesi di metallo (pace-maker, valvole cardiache, chiodi, viti per interventi di fratture ecc.)

È inoltre assolutamente indispensabile togliere le lenti a contatto e tutti gli indumenti con componenti metalliche che possano alterare la qualità delľesame. Per le RMN delľencefalo va poi ricordato di presentarsi senza trucco.

TIPI DI RISONANZE

RM ENCEFALO: indicata per lo studio delle strutture neurologiche, vascolari delľiposifi, dei nervi ottici, dei condotti uditivi.
RM COLONNA CERVICALE: studia, a differenza della TAC, il canale midollare in tutta la sua estensione e non a tratti come la TAC.
RM COLONNA DORSALE: vedi sopra.
RM COLONNA LOMBO-SACRALE: vedi sopra. É importante sottolineare che la RMN permette di effettuare contemporaneamente ľindagine di tutto il canale midollare.
RM TORACE: indagine effettuata per lo studio parenchimale basale e funzionale.
RM ADDOME: studia singolarmente i vari organi parenchimatosi anatomicamente e la loro funzionalità. È possibile anche studiare i grossi vasi (arterie e vene).
RM GINOCCHIO: vedi tac
RM SPALLA: vedi tac
ANGIO-RM VASI INTRACRANICI: vengono studiati la morfologia ed il flusso delle vene e delle arterie encefaliche.
ANGIO-RM VASI EPIAORTICI: vengono studiati la morfologia ed il flusso delle vene e delle arterie del collo.