7 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr. Antonio Vercelli

È noto a tutti che la prevenzione è la prima arma contro ľinsorgenza di varie patologie.


Ma cosa significa fare prevenzione per quanto riguarda il sesso femminile? Intanto bisogna distinguere le diverse fasi evolutive che caratterizzano la vita di una donna: ľadolescenza, ľetà fertile e la menopausa. Una prevenzione che abbia inizio sin dalľadolescenza produrrà benefici effetti anche decenni dopo.

Per PREVENZIONE si intende ľinsieme di misure di profilassi mediche, ma anche di tipo sociale od economico rivolte ad evitare ľinsorgenza di una malattia in una popolazione sana o quantomeno a limitare la progressione e la gravità di una malattia. Si è soliti distinguere una prevenzione primaria, una prevenzione secondaria ed una prevenzione terziaria.

La PREVENZIONE PRIMARIA consiste in una serie di interventi mirati a mantenere uno stato di benessere fisico e mentale e quindi ha lo scopo principale di ridurre ľincidenza di determinate patologie agendo sulľeliminazione dei fattori di rischio e sulle abitudini di vita.

La PREVENZIONE SECONDARIA consiste nelľindividuazione di uno stadio preclinico di una malattia o comunque di uno stadio iniziale della stessa consentendo quindi una diagnosi precoce. Si basa sulľutilizzo di esami diagnostici non invasivi in grado appunto di evidenziare una malattia allo stato iniziale o meglio ancora delle situazioni pre-cliniche. Un esempio è rappresentato dallo screening per il tumore del collo delľutero impiegato ormai da diversi anni.

La PREVENZIONE TERZIARIA
è quella che agisce in una fase più avanzata, cioè quando la malattia è già conclamata ed è mirata a prolungare la sopravvivenza, a prevenire le recidive e a migliorare comunque la qualità di vita. Qui ci soffermeremo essenzialmente sula prevenzione primaria e secondaria cercando di individuare gli aspetti fondamentali nelle differenti fasi evolutive della vita di una donna.

La prevenzione nella giovane adolescente
Ľadolescenza rappresenta lo spartiacque tra la bambina e la donna; è il periodo in cui i cambiamenti somatici sono molto rapidi, si completa la maturazione sessuale con la evidenziazione dei caratteri sessuali secondari e si assiste ad un importante sviluppo intellettuale.

È fondamentale che già in questa fase della vita della donna vengano acquisite informazioni sulla importanza di un corretto stile di vita che non può prescindere da una sana alimentazione ricca di frutta, verdura, pesce, cibi ricchi di elementi quali calcio, ferro, sali minerali: alimenti che si dimostrano utili nella prevenzione delle patologie cardiovascolari ed anche nella prevenzione delle patologie neoplastiche. Ma, in questa delicata fase della vita, non bisogna dimenticare ľutilità di una corretta educazione alimentare nella prevenzione dei disturbi delľalimentazione (anoressia e bulimia). Inoltre una sana dieta non può essere disgiunta da una costante attività fisica. La prevenzione delľosteoporosi, quindi di una patologia che si manifesta generalmente in menopausa, inizia sin dalľadolescenza: è stato documentato che determinati tipi di attività fisica (quelli che maggiormente sollecitano lo scheletro) riducono il rischio di sviluppare ľosteoporosi in età avanzata. Le buone abitudini si imparano da piccoli e purtroppo, sempre più spesso, anche le cattive abitudini. Da qui ľimportanza di sensibilizzare le adolescenti sui rischi derivanti dalle dipendenze da alcol, droghe e non ultimo dal fumo, tutte abitudini che possono determinare in futuro gravi danni a partire dai sempre più frequenti disturbi della fertilità. Sin dalľadolescenza è bene che vengano affrontati i temi legati alla contraccezione ed alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Un tipico esempio di prevenzione che si attua in piena adolescenza (intorno ai 12 anni) è la vaccinazione contro ľHPV che se effettuata appunto prima delľesposizione al virus, si rivela efficace prevenendo le lesioni pre-cancerose a livello del collo delľutero e della vulva, riducendo quindi il rischio di sviluppare neoplasie.


La prevenzione nella donna in età fertile

Se è vero che la prevenzione inizia sin dalľadolescenza, a maggior ragione è importante nelľetà fertile. Anche in questa fase un corretto stile di vita è fondamentale nella prevenzione di diverse patologie. Una corretta alimentazione, ľastensione dal fumo, una regolare attività fisica rappresentano dei capisaldi per mantenere quello stato di completo benessere fisico, mentale e sociale cioè della salute secondo la definizione delľOMS. In questa fase evolutiva diventa però fondamentale ricorrere anche a indagini diagnostiche che hanno lo scopo principale di individuare delle situazioni pre-cliniche o comunque in una fase iniziale di malattia e garantire una diagnosi precoce.

Ľautopalpazione del seno è il primo passo per la prevenzione del tumore della mammella
: è una pratica di semplice esecuzione che ha però una importanza rilevante nella individuazione precoce di neoformazioni mammarie. Ovviamente ogni donna nelľetà fertile dovrebbe sottoporsi ad una visita ginecologica almeno una volta alľanno.

Ľecografia transvaginale è un esame strumentale non doloroso
in grado di individuare eventuali iniziali patologie a carico delľutero o degli annessi.

Il PAP test è fondamentale nello screening del tumore del collo delľutero e consiste nel prelevare con una piccola spatola alcune cellule della cervice uterina, cellule che vengono poi sottoposte a indagine citologica attraverso la quale è possibile individuare delle lesioni pre-cancerose legate alľeffetto citopatico virale del virus HPV.

Ľecografia mammaria è un indagine diagnostica non invasiva, indolore, priva di radiazioni ionizzanti ed è considerata la prima scelta per le donne al di sotto dei 40 anni. Solo in presenza di formazioni sospette evidenziate dalľecografia si passa alla mammografia, che è invece ľesame di prima scelta nelle donne dopo i 40-45 anni ed è un esame basilare per la prevenzione del tumore della mammella.

Anche se è ormai dimostrato che effettuare controlli periodici riduce in maniera significativa la comparsa di patologie gravi, soprattutto tumorali, purtroppo negli ultimi tempi la crisi economica sembra penalizzare la diagnostica preventiva nella donna.

La prevenzione in menopausa
La menopausa non è una malattia, ma è anch’essa una fase evolutiva nella vita di una donna.
Con ľallungarsi della vita media si è allungato anche il lasso di tempo che la donna passa in menopausa e quindi anche in questa fase la prevenzione è molto importante ed è mirata a prevenire quelle patologie collegate alla mancanza o meglio alla carenza di estrogeni e che caratterizza questo periodo. Quindi, rimanendo valide tutte le regole elencate per ľetà fertile è opportuno allargare ľorizzonte alle problematiche che spaziano dalle patologie cardiovascolari alľosteoporosi con tutte le complicanze.

Pertanto in menopausa diventa molto importante il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare, non tralasciando una ancora maggiore attenzione a delle regole di vita sana con una corretta alimentazione ed una adeguata attività fisica. Il fumo, al di là dei ben più conosciuti effetti negativi, a carico del cuore e dei vasi ha delle conseguenze importanti sulla massa ossea ed il rischio di frattura su base osteoporotica aumenta con il numero di sigarette che vengono fumate al giorno.

Ľalimentazione è decisamente importante anche in considerazione della ridistribuzione del grasso corporeo che si verifica in menopausa. E questa ridistribuzione del grasso è legata alľaumento del rischio cardiovascolare.
Ľesercizio fisico concorre alla riduzione dei livelli di colesterolo totale, alľaumento dei valori di HDL colesterolo ( il colesterolo buono) e concorre al rimodellamento delľosso, prevenendo la demineralizzazione ossea, mentre la sedentarietà si associa ad una riduzione della densità ossea e ad un conseguente aumento del rischio di frattura.

Tra gli esami il gold standard nella diagnostica delľosteoporosi è rappresentato dalla densitometria ossea con metodica DEXA.
Si tratta di una indagine non invasiva, che espone ad un ridotto dosaggio di radiazioni e che è in grado di determinare il grado di densità della massa ossea, e quindi di individuare anche una eventuale osteopenia, condizione che può evolvere in osteoporosi. Naturalmente anche in menopausa conservano tutta la loro importanza le indagini diagnostiche già prese in considerazione per ľetà fertile:

  • Visita ginecologica
  • Ecografia pelvica e transvaginale
  • PAP test
  • Mammografia ed ecografia mammaria

Per concludere ľimportanza e ľutilità della prevenzione nelle varie fasi evolutive della vita di una donna, dalľadolescenza alla menopausa, sono ormai unanimemente riconosciute ed è chiaro che il rapporto costo-beneficio è ampiamente favorevole, quindi è fondamentale la diffusione di informazioni corrette che abbiano lo scopo di sensibilizzare tutte le donne a mettere in atto le idonee misure finalizzate a mantenere, per quanto possibile, lo stato di benessere.