Questa tecnica ultrasonografica viene prescritta dal medico specialista durante la visita in cardiologia, cardiochirurgia o neurologia ed è in grado di valutare la velocità e la morfologia di specifiche arterie cerebrali utili alla diagnosi di forame ovale pervio.
Si tratta di una metodologia non invasiva, ripetibile, sensibile e specifica. La conduzione dell’esame da parte di un medico specializzato, come quelli presenti negli Istituti del Gruppo, influisce positivamente per ottenere una refertazione ancora più precisa. La sensibilità/specificità rispetto all’angiografia tradizionale, per stenosi uguali o superiori al 50%, può raggiungere in questo modo il 100%.
La tecnologia ecocolordoppler normalmente non risente dei movimenti del paziente e non necessita di mezzi di contrasto, aumentandone il comfort nello svolgimento dell’esame.
Oltre che per la diagnosi e il monitoraggio di pazienti con sospetto di forame ovale pervio, questa metodologia è utile nelle malattie vascolari dell’encefalo per la valutazione delle stenosi extracraniche e del circolo intracranico, dell’ischemia cerebrale, dell’emorragia subaracnoidea (vasospasmo cerebrale). Infine l’ecocolordoppler con microbolle trova un’utile applicazione nello screening e monitoraggio di pazienti tra 2 e 16 anni con anemia falciforme e nella prevenzione del rischio di ictus.