La tecnica è stata sviluppata negli Stati Uniti ed originariamente era utilizzata per curare gli adenomi prostatici situati all’interno della ghiandola prostatica. In seguito la tecnica si è diffusa come trattamento alternativo all’intervento chirurgico per curare l’ipertrofia prostatica benigna.
L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) è una patologia che si manifesta quando la prostata si ingrossa e riduce la potenza del flusso urinario provocando il mancato svuotamento della vescica ed aumentando la frequenza della minzione. In alcuni casi la patologia può peggiorare e portare anche all’ostruzione delle vie urinarie. Questa patologia è molto diffusa e colpisce prevalentemente gli uomini di età superiore ai 60 anni.
Il trattamento REZUM è mininvasivo e viene effettuato in regime di chirurgia ambulatoriale complessa. Tramite uno strumento endoscopico, inserito per via trans-uretrale, viene somministrato del vapore acqueo ad alta temperatura all’interno dell’adenoma prostatico, che denatura le proteine e conseguentemente diminuisce la dimensione della prostata.
Questo trattamento presenta numerosi vantaggi:
- Si può eseguire in regime di chirurgia ambulatoriale complessa
- è una procedura è rapida (circa 15 – 30 minuti in totale)
- non è necessaria una anestesia generale, ma è sufficiente solo una blanda sedazione;
- non sono necessarie incisioni di tipo chirurgico.
- è una tecnica che può essere usata nella totalità dei pazienti, specie quelli a rischio, con cardiopatia o che assumono farmaci anticoagulanti (e quindi con elevato rischio di sanguinamenti o complicazioni derivanti dalle usuali procedure chirurgiche (che necessitano di anestesia generale).
Il trattamento REZUM rappresenta, oggi, un’innovazione significativa nella gestione dell’ipertrofia prostatica benigna.