Viene eseguita da un Oculista, medico specialista in oftalmologia, in collaborazionecon l’Ortottista, specializzato nei disturbi motori e funzionali del sistema visivo.
È di estrema importanza, infatti, saper prevenire e curare eventuali patologie oculistiche di origine genetica (strabismi, cataratta congenita, glaucoma congenito) o acquisiti con la crescita (miopia, ipermetropia, astigmatismo, ambliopia) al fine di dare un immediato riscontro ed una soluzione al problema.
La prima visita oculistica al bambino viene effettuata, generalmente, dal personale ospedaliero, a due giorni dalla nascita, per escludere, con l’esplorazione del fondo oculare, eventuali patologie quali la cataratta congenita, il melanoma, il retinoblastoma e, in caso di soggetti prematuri, la retinopatia del prematuro (ROP). Il secondo controllo oculistico, associato ad una visita ortottica, è necessario effettuarlo intorno ai 3 anni di età, quando il bambino ha ormai sviluppato la fissazione e acquisito il controllo dei muscoli extraoculari. Seguono poi ulteriori controlli a 6 anni, in età pre-scolare, per correggere gli eventuali vizi refrattivi in evoluzione, e a 10/13 anni, periodo in cui, per la crescita del giovane paziente, possono manifestarsi vizi refrattivi o modificarsi rispetto ai valori registrati nelle visite precedenti.
È necessario sensibilizzare i genitori in quanto, ogni giorno, bambini e ragazzi utilizzano in maniera smodata ed eccessiva dispositivi informatici (lo smartphone, il tablet, il PC) mettendo a dura prova l’accomodazione ed il sistema visivo in generale. Rispetto ad un tempo, infatti, l’eccessivo utilizzo di questi dispostivi, sia per scopi ludici che scolastici (lavagne elettroniche), affatica il sistema visivo causando discomfort visivo, in particolare cefalea, secchezza oculare, bruciore ed astenopia (stanchezza visiva).
La visita oculistica pertanto, è necessaria per escludere eventuali difetti visivi (miopia, ipermetropia e astigmatismo) al fine di migliorare ed eliminare i disturbi e lo stress visivo, fornendo soluzioni specifiche e personalizzate (occhiali, corretta postura, corretta illuminazione etc.) ottimizzando la performance visiva ed indirizzando il soggetto verso un equilibrio visivo più adeguato ed una qualità di visione massimale.
Gli strumenti diagnostici specialistici utilizzati non richiedono metodiche invasive, grazie alla grande innovazione tecnologica e strumentale evolutasi negli ultimi anni in ambito medico.
L’Oculista e l’Ortottista, utilizzando strumenti computerizzati, adottano un metodo di lavoro veloce che consente di collaborare con il bambino, mettendolo a suo agio e riuscendo così ad evidenziare qualsiasi alterazione, anche lieve, che disturbi la visione ed il benessere del piccolo paziente.