7 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Le infiammazioni acute delľorecchio esterno.

Le infiammazioni otologiche vengono tradizionalmente distinte in otiti acute ed otiti croniche. Sulla base della porzione maggiormente interessata dal processo infiammatorio le otiti vengono suddivise in esterne se è compromesso ľorecchio esterno, medie se maggiormente colpita risulta la cassa timpanica.

Infiammazioni acute delľorecchio esterno

Ľimpetigine caratterizzata dalla formazione di pustole e bolle purulenti che riconoscono ľagente eziologico in stafilococchi, streptococchi od infezioni polimicrobiche. Ľinfezione, che spesso insorge a complicare un eczema della cute del condotto uditivo esterno o del padiglione, tende a formare croste di essudato purulento rappreso, di colore giallastro, che possono essere facilmente staccate evidenziando erosioni superficiali delľepidermide.

Ľerisipela è una infezione del derma dovuta alla penetrazione di streptococchi attraverso una soluzione di continuo della cute. É accompagnata da febbre, adenopatie satellite (interessamento delle ghiandole linfatiche delľarea) e malessere generale. La cute è arrossata, edematosa ed è ben evidenziabile un margine che la delimita dalla cute sana circostante e tende ad accrescersi eccentricamente mentre al centro il processo infiammatorio tende a regredire. Tra le complicanze di questo processo non sono rare, se non trattate con antibiotici, la leptomeningite purulenta e la tromboflebite del seno cavernoso. 
Sia ľimpetigine che ľerisipela si possono complicare con pericondrite e condrite in cui il processo infiammatorio diffonde al piano pericondrale ed, attraverso questo, alla cartilagine sottostante. Poiché questa non possiede vasi propri ma viene nutrita per diffusione dal pericondrio, la creazione di una raccolta ascessuale che separi queste due strutture, porta alla necrosi, spesso anche settica, della cartilagine del padiglione e del tratto esterno del CUE (Condotto Uditivo Esterno), alla formazione di sequestri che vengono eliminati con gravi deformazioni estetiche delľorecchio esterno. Anche un otoemetoma non drenato e successivamente infettatosi, può dare simili effetti per necrosi cartilaginea e successivi processi cicatriziali retraenti.
Ľotite esterna maligna è una infezione di cute e cartilagine sostenuta da piocianei che, in pazienti particolarmente predisposti (es. diabetici o immunocompromessi), è in grado di estendersi rapidamente alla loggia parotidea, collo, osso temporale con processo osteomielitico gravissimo.
Il foruncolo delľorecchio esterno è dovuto alľinfezione, spesso da stafilococco aureo, del follicolo pilifero di uno dei peli del CUE, e può quindi svilupparsi solo dove sono presenti i peli, cioè il terzo laterale del CUE. É caratterizzata da vivissimo dolore, dovuto sia alla ricca innervazione sensitiva, sia al fatto che la cute è fortemente adesa al piano pericondrale sottostante, riesacerbato dai processi di masticazione e dalla palpazione (trazione sulľelice, pressione sul trago). Il CUE è edematoso con riduzione del lume fino a virtuale e può essere presente materiale purulento dovuto alla rottura del foruncolo. Spesso c’è adenite reattiva.
Ľotite bulloso-emorragica di origine virale in cui, spesso in associazione a malattie influenzali o sindromi rino-faringitiche, si osserva la formazione di bolle ripiene di sangue a livello della membrana timpanica, con vivissimo dolore che si attenua alla rottura delle stesse, cui fa seguito otorrea siero/ematica.  La terapia, oltre che sintomatica, prevede ľutilizzo di terapia antibiotica per via generale se si sospetta che il processo abbia interessato anche ľorecchio medio, per impedire una sovrainfezione batterica secondaria.