6 SETTEMBRE 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Indagini diagnostiche in presenza di sintomatologia extraesofagea.
 

La diagnosi o, meglio, il sospetto diagnostico viene posto principalmente sulľaccurata raccolta dei dati anamnestici, tenendo presente che spesso si tratta di sintomi sfumati che passano sovente inosservati al paziente, che va interrogato con attenzione.  In presenza di sintomatologia extraesofagea sospetta, ľindagine endoscopica delle vie aerodigestive superiori (VADS) da parte delľOtorinolaringoiatra o del Foniatra può agevolmente essere praticata nel corso di una visita specialistica, con ľausilio di un rinofaringolaringoscopio a fibre ottiche.  Ľesame permette di evidenziare alcuni segni della cronica irritazione delle VADS da parte del reflusso gastroesofageo (RGE).

Il quadro endoscopico può dimostrare:

  • lingua saniosa, soprattutto posteriormente (patina biancastra)
  • ipertrofia ed iperemia delle mucose orofaringee (mucose arrossate e gonfie)
  • edema ed iperemia dei cappucci aritenoidei, della commessura laringea posteriore ed ipertrofia colonnare della mucosa interaritenoidea (gonfiore e rossore della parte posteriore della laringe)
  • iperemia ed ipertrofia delle corde vocali vere (rossore e tumefazione).Ľesame più specifico risulta però lo studio della pHmetria gastrica, che permette di monitorare il valore delľacidità a livello gastrico ed esofageo per 24 ore, ottenendo informazioni precise sulla intensità e valore del reflusso. 
La letteratura riporta però casi di patologia ORL da reflusso con valori di pHmetria sulle 24 ore compatibili con la norma. Meno indicata ľesecuzione della EsofagoGastroDuodenoscopia, che rileva esclusivamente le lesioni esofagee presenti nelle esofagiti da reflusso, ma che permette di valutare complessivamente lo stato delle mucose di tutto il canale digestivo, dalľesofago al duodeno.
Ľapproccio corretto alla malattia da reflusso gastroesofageo rimane comunque quello interdisciplinare, dove ľOtorinolaringoiatra ed il Foniatra collaborano con il Gastroenterologo ed il Dietologo per integrare le reciproche competenze nelľinteresse del paziente.
La terapia delľaffezione è prevalentemente medica con farmaci in grado di ridurre le secrezioni acide dello stomaco (anti H2 ed inibitori della pompa ionica) e farmaci procinetici che migliorano la motilità esofagea e la continenza delle valvole del LES ed UES. Anche gli antiacidi classici (maalox e similari) hanno il loro ruolo, come pure la dieta ed una corretta igiene alimentare.