Pubblicato da GRUPPO CIDIMU
Indagini diagnostiche in presenza di sintomatologia extraesofagea.
Il quadro endoscopico può dimostrare:
- lingua saniosa, soprattutto posteriormente (patina biancastra)
- ipertrofia ed iperemia delle mucose orofaringee (mucose arrossate e gonfie)
- edema ed iperemia dei cappucci aritenoidei, della commessura laringea posteriore ed ipertrofia colonnare della mucosa interaritenoidea (gonfiore e rossore della parte posteriore della laringe)
- iperemia ed ipertrofia delle corde vocali vere (rossore e tumefazione).Ľesame più specifico risulta però lo studio della pHmetria gastrica, che permette di monitorare il valore delľacidità a livello gastrico ed esofageo per 24 ore, ottenendo informazioni precise sulla intensità e valore del reflusso.
Ľapproccio corretto alla malattia da reflusso gastroesofageo rimane comunque quello interdisciplinare, dove ľOtorinolaringoiatra ed il Foniatra collaborano con il Gastroenterologo ed il Dietologo per integrare le reciproche competenze nelľinteresse del paziente.
La terapia delľaffezione è prevalentemente medica con farmaci in grado di ridurre le secrezioni acide dello stomaco (anti H2 ed inibitori della pompa ionica) e farmaci procinetici che migliorano la motilità esofagea e la continenza delle valvole del LES ed UES. Anche gli antiacidi classici (maalox e similari) hanno il loro ruolo, come pure la dieta ed una corretta igiene alimentare.