Pubblicato da GRUPPO CIDIMU
Domenico Pozzovivo, ciclista professionista con un curriculum da “hall of fame”, che nel 2018 è stato designato capitano al Giro d’Italia e “partner” di Vincenzo Nibali al Tour de France, ha subìto un grave incidente in agosto 2019. Lo scalatore del Team Bahrain Merida si stava allenando in Calabria per prepararsi alla “Vuelta a España”, quando è stato investito da un’auto. L’impatto frontale è stato terribile e ha lasciato conseguenze molto gravi.
Il 36enne lucano ha riportato fratture alla clavicola, a ulna e omero del braccio sinistro e a tibia e perone della gamba destra, con gravi complicanze neuromotorie. Lo stesso corridore e il dottor Emilio Magni del Team Bahrain non avevano nascosto che i dubbi sulla possibilità di poter tornare a correre erano molto forti.
Il campione, dopo diversi interventi chirurgici, ha scelto l’Istituto delle riabilitazioni-IRR del GRUPPO
CIDIMU per il suo percorso riabilitativo.
Il percorso “rehab” è stato diretto dal fisiatra dottor Luigi Molino e coordinato dallo “staff” fisioterapico del fisiocoach Roberto Corino.
La tecnologia che ha caratterizzato tutto il percorso è la tDCS (stimolazione transcranica) : è stato il valore aggiunto per accelerare i tempi di recupero dell’atleta e gestire i “tempi” del dolore.
Il monitoraggio progressivo dei carichi con AlterG (antigravity treadmill) e il lavoro di stabilizzazione sulle pedane Tecnobody hanno portato Pozzovivo a risalire in sella molto prima del previsto.
Dice Roberto Corino: «Lavorare con atleti di questo calibro è molto stimolante, perché conoscono alla perfezione il loro corpo. La parte complicata è la gestione dei tempi: saper spingere o frenare l’atleta nei momenti chiave. È stata un’esperienza eccezionale che arricchisce la mia professionalità.
La mia fortuna è quella di lavorare in centri di medicina (GRUPPO CIDIMU) che hanno la tecnologia adeguata per poter lavorare con atleti d’“élite”. Il lavoro d’“équipe” è fondamentale per ottenere il risultato e avere medici di alto livello, come punto di riferimento, rende tutto più semplice. Siamo pronti per altre “mission impossible” in àmbito riabilitativo».
Va sottolineato come la riabilitazione tecnologica disponibile al CIDIMU non sia riservata soltanto agli atleti professionisti.
Lo sport fa parte della nostra cultura e chiunque lo pratichi potrà avere a disposizione gli stessi servizi riservati, fino a ieri, ad atleti d’“élite”.