25 SETTEMBRE 2020
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Il prestigio dell’IRR varca le Alpi. L’Istituto delle Riabilitazioni del Gruppo CIDIMU di Torino è stato scelto dalla rete francese Canal+ come interlocutore esperto per una serie di documentari scientifici sul legame tra la scienza e lo sport.

Il motivo della scelta è la competenza a livello internazionale raggiunta dall’IRR nel mondo della medicina sportiva, sia grazie ai riconoscimenti (è uno dei 21 Istituti certificati al mondo come Collaborating Centre of the International Federation of Sports Medicine) sia per i traguardi raggiunti sul campo, nello specifico con la collaborazione di lungo corso con il team ciclistico Bahrain-McLaren, uno dei più importanti al mondo.

Saranno due le puntate in cui compariranno i video girati al Centro di Torino nel corso di questa settimana. . I temi trattati saranno il Training, nello specifico l’aspetto del potenziamento cognitivo durante l’allenamento, e il Corpo, nel recupero post gara e riabilitativo. L’argomento sarà analizzato da un punto di vista tecnico anche con interviste ai medici ed a atleti professionisti.

La tecnica nel quale l’IRR si è specializzato e il cui utilizzo sarà il centro dei documentari è la tDCS (Stimolazione Transcranica a corrente diretta continua) multicanale. La tDCS si basa sul fatto che il cervello è in grado di controllare qualunque funzione mentale e fisica. Le prestazioni sportive necessitano non soltanto di forza fisica, allenamento, predisposizione, ma anche di un atteggiamento mentale particolarmente adatto alle gare. Con questo strumento è possibile agire su diverse funzioni cerebrali che entrano in gioco nel gesto sportivo come quello di gestire meglio la fatica, di aumentare la rapidità e la precisione del gesto atletico, quello di permettere all’atleta di riposare meglio dopo prestazioni particolarmente impegnative.

L’idea della serie è quella di esplorare il modo in cui scienziati, laboratori di ricerca o ricercatori lavorano insieme con le federazioni sportive, gli allenatori ma anche gli atleti stessi per migliorare le loro prestazioni, superare i limiti, e di trattare le questioni etiche, economiche o filosofiche che questi progressi scientifici-tecnici sollevano per lo sport nel futuro.