Dr. Andrea Valli
Manuale ďuso pratico.
Sovente le manovre più semplici sembrano assumere carattere di marcata difficoltà per la mancanza di elementari norme ďuso e di manualità. Uno di questi casi riguarda il momento della terapia oculistica con ľistillazione di un collirio terapeutico in caso di affezione agli occhi.
• Agitare il flacone di collirio prima delľistillazione, soprattutto nei casi di preparati in soluzione estemporanea.
• Guardare verso ľalto e sollevare il mento; con un batuffolo di cotone o un fazzoletto di carta stirare verso il basso la palpebra inferiore scoprendo il fornice congiuntivale inferiore; con ľaltra mano far cadere dalľalto una/due gocce di collirio nel fornice inferiore, asciugando poi la quantità in eccesso che tenderà a fuoriuscire lungo la guancia; chiudere dolcemente le palpebre, evitando di serrare fortemente gli occhi.
Nelľistillazione di un collirio, massima attenzione deve essere posta nelľevitare qualsiasi contatto tra il beccuccio del flacone o del contagocce e le ciglia; a questo scopo è utile acquisire ľabitudine di far cadere le gocce di collirio dalľalto rimanendo a distanza di 5/10 cm dal bulbo oculare; in questo modo si può ridurre il rischio di inquinamento del flacone e di successiva trasmissione di affezioni contagiose. Importante, inoltre, è che lo stiramento della palpebra inferiore venga eseguito senza esercitare una pressione sul bulbo, ma sulla cute della palpebra inferiore soprattutto ai pazienti sottoposti ad intervento chirurgico, infatti, la pressione sul bulbo potrebbe essere sufficiente per provocare una deiscenza della sutura chirurgica con compromissione del decorso post operatorio nei postumi d’intervento di cataratta.
In pazienti molto piccoli o particolarmente spaventati, può essere utile distendere il paziente, fargli assumere un decubito supino. Si tenga presente che la maggioranza dei colliri con effetto midriatico (dilatazione della pupilla) sono provvisti di un tappo rosso per evitare una somministrazione erronea. La loro istillazione è controindicata in molti pazienti con camera anteriore di ampiezza ridotta, infatti potrebbero, secondariamente alla midriasi farmacologica, andare incontro ad un attacco di glaucoma acuto.
Applicazione di pomate
Nelľapplicazione di una pomata oculare si devono seguire norme analoghe a quelle descritte per ľistillazione di un collirio. Dopo aver invitato il paziente a sollevare il mento ed a guardare verso ľalto, si tira verso il basso la palpebra inferiore utilizzando un batuffolo di cotone od una compressa di garza, quindi si applica la pomata a livello del fornice congiuntivale inferiore evitando contatti del beccuccio del tubetto con la congiuntiva e con le ciglia. La palpebra deve essere abbassata molto gradualmente, così che la chiusura delle palpebre non produca la fuoriuscita di tutto il farmaco appena applicato.