Dr.ssa E. Viora
Cause difficili da individuare.
Con il termine “aborto spontaneo” si intende ľinterruzione spontanea, non voluta, della gravidanza.
Circa il 10-15% delle gravidanze accertate clinicamente (cioè in cui vi è stato un test positivo) termina con un aborto spontaneo e la maggior parte (80-90%) avviene entro la fine del terzo mese (13^ settimana). Ľincidenza delľaborto spontaneo aumenta con ľetà della donna ed a 40 anni circa il 40% delle gravidanze esita in aborto spontaneo. La causa più frequente di aborto spontaneo è un problema genetico (anomalia cromosomica) del feto, non dipende né dalla donna né dalľuomo, ma da un “qualcosa che non va” in quelľovulo o quello spermatozoo.
Altre cause sono:
– problemi endocrini materni (scarsa produzione di progesterone, malfunzionamento della tiroide, diabete insulino-dipendente ecc.);
– malformazioni delľutero (utero didelfo ecc.);
– infezioni (Chlamydia, citomegalovirus, toxoplasma ecc.);
– fattori ambientali (fumo, alcool ecc.);
– cause immunologiche.
Quasi mai è possibile individuare nel singolo caso la causa; anche se, in circa il 50% dei casi si identifica la causa ipotetica, spesso rimane un punto di domanda se quella individuata sia la causa reale. In genere si effettuano accertamenti più approfonditi dopo 2-3 aborti spontanei in modo da definire, quando possibile, la causa specifica.
Se questa è stata accertata, è possibile instaurare la terapia adatta a favorire la prosecuzione della gravidanza.