Dr.ssa A. De Marchi –
TENDINOPATIA CALCIFICA DELLA SPALLA
Il termine tendinite o tendinopatia calcifica si riferisce alla deposizione di calcio, prevalentemente sotto forma di cristalli di idrossiapatite, nei tendini della cuffia dei rotatori.
Questa condizione puรฒ essere asintomatica o determinare un quadro di โspalla dolorosaโ, con positivitร variabile ai diversi test clinici in base alla localizzazione dei depositi calcifici. Il tendine del sovraspinato รจ la sede in assoluto piรน frequente di localizzazione (80% dei casi circa). Le calcificazioni possono essere di natura distrofica a sede inserzionale e reattiva in sede endotendinea piรน prossimale.
QUALI INDAGINI PER LA DIAGNOSI
ฤฝesame radiografico rappresenta la tecnica diagnostica di prima istanza, che aggiunge inoltre informazioni sulle condizioni delle strutture ossee adiacenti.
ฤฝecografia evidenzia molto bene le calcificazioni analizzando con precisione il tipo, la morfologia, le dimensioni e la loro precisa collocazione: strutture tendinee, bursali etc.
La sintomatologia algica รจ proprio dipendente dalle caratteristiche delle calcificazioni: si puรฒ arrivare ad avere anche una loro migrazione nello spazio bursale, condizione che procura una importante sintomatologia dolorosa: borsite acuta da microcristalli.
La Risonanza Magnetica, nonostante ฤพelevata panoramicitร e le potenzialitร di caratterizzazione tissutale, non รจ metodica affidabile nella rilevazione delle calcificazioni.
COSโร LA LITOCLASIA DELLA SPALLA E COME SI ESEGUE
Il trattamento della tendinopatia calcifica di spalla รจ possibile mediante approccio chirurgico classico, sotto guida artroscopica, o mediante metodiche incruente quali le onde ฤurto.
Attualmente la litoclasia percutanea sotto guida ecografica si propone come alternativa a tali metodiche. La procedura richiede ฤพimpiego di due operatori: il primo operatore si occupa del posizionamento della sonda ecografica sulฤพarea precisa del tendine da trattare, mentre il secondo operatore si dedica alฤพintroduzione delฤพago osservando in tempo reale, sullo schermo delฤพapparecchiatura ecografica, il suo tragitto nei tessuti.
I FASE Preparazione di un campo sterile a livello del sito di introduzione delฤพago. Si esegue ฤพanestesia locale introducendo ฤพago nel sottocute, nella borsa sub-acromion-deltoidea (SAD) e intorno alle calcificazioni.
II FASE Vengono inseriti, dopo aver tolto ฤพago per ฤพanestesia, due aghi nel contesto della calcificazione. A questo punto si provvede al โlavaggioโ della calcificazione mediante introduzione di soluzione fisiologica attraverso il primo ago con conseguente fuoriuscita del materiale calcifico dal secondo ago. Lo sviluppo di un gradiente pressorio efficace alฤพinterno della calcificazione รจ favorito dalฤพintegritร del guscio mineralizzato che circonda il materiale
calcico. Questa fase procedurale ne favorisce la destrutturazione e lo scioglimento.
III FASE Prima della rimozione definitiva degli aghi si procede alฤพintroduzione di idrocortisone nella borsa SAD, al fine di ottenere un effetto anti-infiammatorio immediato e localizzato per ridurre il disagio post-procedurale. La guida ecografica permette la corretta iniezione endobursale del farmaco, evitando pericolosi spandimenti nel tessuto tendineo contiguo.
IV FASE Seguono la medicazione cutanea e ฤพapplicazione del ghiaccio.
COMPLICANZE
Le complicanze peri-procedurali sono poco frequenti in virtรน della mini-invasivitร del trattamento e del monitoraggio continuo in tempo reale del tragitto delฤพago nei tessuti; quando si verificano sono, il piรน delle volte, legate alla migrazione del materiale calcico alฤพinterno della borsa SAD, con sviluppo di una borsite reattiva da micro-cristalli.
CONTROINDICAZIONI AL TRATTAMENTO
Le calcificazioni non vengono naturalmente trattate nei soggetti asintomatici e nei casi in cui si sia giร verificata la crisi iperalgica acuta ed essa sia andata incontro a risoluzione spontanea completa.
INEFFICACIA DEL TRATTAMENTO
ฤฝinefficacia del trattamento รจ probabilmente correlabile con il tipo di calcificazione (depositi completamente strutturati) ed il numero delle calcificazioni (depositi multipli di piccole dimensioni).
MASSIMA EFFICACIA DEL TRATTAMENTO
La massima efficacia del trattamento, con riduzione significativa o scomparsa dei sintomi, si dimostra nel caso di calcificazioni poco strutturate associate a sintomatologia algica acuta ed in assenza di lesioni tendinee della cuffia dei rotatori. Anche i pazienti con dolore sub-acuto notturno, tipico dei depositi in fase formativa, possono essere trattati al fine di prevenire crisi iperalgica caratteristica del passaggio alla fase di riassorbimento.
La litoclasia percutanea ecoguidata rappresenta un trattamento di provata efficacia che si pone al confine fra le tecniche chirurgiche artroscopiche ed i trattamenti incruenti come le onde ฤurto.
PRECAUZIONI PRE-TRATTAMENTO
I pazienti devono comunicare al personale sanitario, prima di essere sottoposti alla procedura, eventuali malattie della coagulazione o terapia con anticoagulanti o aspirina.