La valutazione neuropsicologica

Dr. Stefania Motta

Nelฤพottica di un approccio integrato al paziente, che lo prenda in carico nella sua totalitร  e nella collaborazione tra le differenti discipline, il neurologo – a sua volta su segnalazione del medico di base, del geriatra o di altri specialisti – puรฒ avvalersi di un ulteriore strumento diagnostico e riabilitativo: ฤพesame e il trattamento neuropsicologico. ฤฝarea di studio e intervento della neuropsicologia consiste infatti nelฤพanalisi delle modalitร  di funzionamento, fisiologiche e patologiche, dei processi cognitivi della mente e delle peculiaritร  delle diverse funzioni intellettive legate alle differenti aree cerebrali.

La valutazione neuropsicologica, effettuata dal neuropsicologo (psicologo specializzato in tale disciplina), consiste, dunque, nella misurazione delle facoltร  cognitive del paziente, attraverso la somministrazione di una serie di test specifici atti a mettere in risalto il suo livello di performance nei differenti settori in cui puรฒ essere suddivisa ฤพattivitร  mentale. Saranno quindi misurati ฤพattenzione, funzione eterogenea e complessa, che – nelle sue diverse accezioni di attenzione sostenuta, selettiva e divisa – risulta premessa indispensabile in tutti i processi cognitivi; la memoria a breve e lungo termine, esplicita e implicita, verbale e visuo-spaziale; le modalitร  e il funzionamento dei processi di apprendimento; le capacitร  visuo-spaziali, ovvero le modalitร  di orientamento nello spazio, di riconoscimento di figure e di volti; il linguaggio, nella sua duplice funzione di produzione e comprensione linguistica; le funzioni prassiche, ovvero le capacitร  di apprendere e di eseguire attivitร  motorie complesse e, infine, le funzioni esecutive, le capacitร  cioรจ di categorizzazione, di ragionamento e di astrazione.
Tali funzioni possono subire infatti un deterioramento piรน o meno significativo in seguito a diverse patologie, dal trauma cranio-encefalico, alle patologie cerebro-vascolari, alle demenze corticali e sottocorticali, alle patologie degenerative del sistema nervoso e, infine, al declino fisiologico legato alฤพinvecchiamento. Senza dimenticare la fondamentale interazione tra le funzioni intellettive e lo stato emotivo-affettivo del paziente, la cui performance risentirร  inevitabilmente di condizioni di ansia, stress o depressione, acute o croniche, legate o meno al momento della prova. Compito del neuropsicologo sarร  di riconoscere la presenza di tali condizioni e di misurare la loro portata nelฤพeziologia di un deficit intellettivo, nonchรฉ di valutare insieme al paziente la possibilitร  e le modalitร  di un eventuale intervento di sostegno psicologico.
ฤฝesame neuropsicologico evidenzierร , dunque, se e quali settori cognitivi siano stati coinvolti nel processo patologico, ฤพentitร  del danno dal punto di vista funzionale e le capacitร  e risorse residue del paziente, fornendo un quadro completo e documentato della situazione cognitiva del paziente in un dato momento della patologia in atto. Si potrร  quindi distinguere – ad esempio nel caso delle patologie legate alฤพinvecchiamento – il peggioramento fisiologico, tipico delฤพetร , di alcune facoltร , dal declino mentale lieve e dalla demenza vera e propria, e monitorare attraverso il follow up ฤพevoluzione del paziente con il passare del tempo.

A seguito della valutazione neuropsicologica potrร  essere offerto al paziente un trattamento riabilitativo, atto al recupero – ove possibile – delle funzioni danneggiate e/o alฤพincremento e alฤพutilizzo strategico delle risorse residue in modo da compensare la perdita. Questo consiste in una serie di sedute a cadenza stabilita nelle quali il paziente viene stimolato alฤพuso di determinate funzioni attraverso esercizi “carta e matita” o con ฤพausilio di un software.
II ruolo del neuropsicologo, inoltre, consiste anche nelฤพoffrire al paziente e/o ai familiari un sostegno psicologico per affrontare e gestire al meglio la patologia.

Nelฤพambito della psicologia delฤพetร  evolutiva, infine, la neuropsicologia si rivolge anche al campo, particolarmente attuale, dei disturbi delฤพapprendimento, sia generici, ovvero legati a problemi di attenzione e di memoria, sia specifici, quali la dislessia, la disortografia e la discalculia, ovvero la difficoltร  legate alla lettura, alla scrittura e ai procedimenti di calcolo, offrendo la possibilitร  di una valutazione precoce e dettagliata del disturbo, tale da consentire un intervento mirato atto a sostenere il bambino e a metterlo in condizione di poter partecipare pienamente alle attivitร  scolastiche.

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