Dr. Stefania Motta
Capita a tutti noi di avere una parola “sulla punta della lingua” senza riuscire a ricordarla, o di riconoscere perfettamente un volto senza poterlo associare al nome, piuttosto che di entrare per la terza volta di seguito in una stanza senza ricordare il motivo che ci ha spinto lรฌ. La stanchezza, lo stress, i “pensieri per la testa” rendono questi fenomeni, specialmente se saltuari, assolutamente normali. Diverso il caso in cui queste “dimenticanze” iniziano a presentarsi con maggiore frequenza, ci fanno avvertire una vera e propria differenza rispetto alle nostre normali prestazioni, cominciano, seppure leggermente, a interferire con la quotidianitร . Sono i primi segnali delฤพinvecchiamento cerebrale, fenomeno assolutamente fisiologico che coinvolge tutti a partire da una certa etร , o si tratta di un avvertimento della comparsa di un problema piรน serio?
II Centro per i Disturbi della Memoria e per le Demenze, sito pressoโขla nostra struttura si avvale di un’equipe di specialisti, composta da neurologo, geriatra, dietologo e neuropsicologo. ฤฝรฉquipe – con la visita clinica, la somministrazione di test specifici, gli esami di laboratorio, le tecniche di indagine diagnostica piรน alฤพavanguardia (come la risonanza magnetica o la TAC), nonchรฉ con la collaborazione di altri specialisti, quali cardiologi e angiologi – accompagna il paziente attraverso un percorso di indagine e di valutazione del disturbo presentato, per arrivare ad un quadro diagnostico completo, in grado di fornire ฤพesatta definizione della natura e delฤพentitร dei sintomi, la possibile evoluzione nel tempo, le caratteristiche delle risorse residue del paziente, nonchรฉ un insieme di proposte terapeutiche: dalla somministrazione di farmaci specifici in grado di contrastare i fenomeni degenerativi, alla possibilitร di sedute di neuroriabilitazione, ovvero di esercizi atti a favorire il recupero delle funzioni deficitarie e/o a incrementare e ottimizzare ฤพutilizzo delle risorse e dei processi mentali residui, attraverso ฤพapprendimento di opportune “strategie” di pensiero. Negli ultimi anni si รจ visto infatti che, lungi dalฤพatteggiamento “rassegnato” che ha caratterizzato in passato la diagnosi sia delฤพinvecchiamento cerebrale fisiologico che di vere e proprie patologie, risultano efficaci una serie di interventi sia preventivi che propriamente terapeutici per offrire una qualitร di vita e un livello di benessere soddisfacente a tutte le etร .