9 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr.ssa Paola Mora

I trattamenti terapeutici ed i possibili errori.

Ľidentificazione, quando è possibile, delle cause che determinano ľinizio ed il mantenimento delľasma rappresenta la premessa indispensabile per una corretta terapia. Quando si individuano gli agenti responsabili dei sintomi si può attuare la cosiddetta terapia specifica, che si basa sulľimpiego di due metodi: ľeliminazione delľesposizione agli allergeni responsabili e ľimmunoterapia specifica.

Ľeliminazione delľesposizione agli allergeni responsabili della sensibilizzazione è sicuramente il metodo migliore, purtroppo attuabile in pochi casi.

Ľimmunoterapia specifica consiste nella somministrazione di estratti allergenici a dosi progressivamente crescenti ed è efficace in un gran numero di casi di asma allergico. Quando queste due condizioni non siano attuabili è indispensabile la terapia farmacologica che si può distinguere in: terapia antinfiammatoria e terapia sintomatica. Ľinfiammazione bronchiale è ľelemento caratteristico di tutte le forme di asma bronchiale e quindi ľobiettivo terapeutico primario dovrebbe essere il combatterla, ma ancora oggi molto spesso i pazienti sono trattati in modo inadeguato e in Italia, per esempio, sono usati più farmaci sintomatici che farmaci ad azione antinfiammatoria.

Farmaci ad azione antinfiammatoria: i glicocorticoidi.

Agiscono prevalentemente con meccanismi di tipo antinfiammatorio ed hanno quindi un’azione terapeutica in tutte le forme di asma, indipendentemente dalla causa scatenante. La terapia con corticosteroidi per via generale, preferibilmente endovenosa, è indicata nello stato asmatico e nelle crisi asmatiche gravi. In questi casi i glicocorticoidi costituiscono "farmaci salva-vita", cioè medicamenti in grado di salvare la vita del paziente, per cui il rapporto costi/benefici risulta nettamente a favore di questi farmaci, anche accettando gli effetti collaterali che essendo noti possono essere previsti ed in parte prevenuti.

Nella terapia a lungo termine delľasma è fondamentale ľimpiego dei corticosteroidi per via inalatoria, che consente di portare il farmaco direttamente a livello delľorgano bersaglio, evitando così la comparsa degli effetti legati alla somministrazione sistemica. Questo trattamento, praticato regolarmente e a dosi sufficientemente elevate e per lunghi periodi anche nelle fasi intercritiche, appare in grado di modificare sostanzialmente il decorso delľasma bronchiale.

Farmaci ad azione sintomatica broncodilatatrice: i beta2-agonisti.

Il loro impiego per via inalatoria è di grande utilità nelle terapia delľasma, in quanto consente di utilizzare dosi nettamente minori di farmaco con minori effetti collaterali e maggior rapidità ďazione. Nella crisi asmatica acuta le dosi dei beta2-agonisti per via inalatoria debbono essere superiori a quelle abituali. I migliori risultati si ottengono somministrando ľintera dose in maniera frazionata, ad esempio con due erogazioni per volta, da ripetersi ad intervalli di 10-15 minuti in caso di necessità ed in questo modo si ha un migliore effetto broncodilatatore. In età pediatrica i beta2-agonisti possono essere somministrati nelle forme lievi e nelle forme di tosse spastica "variante delľasma", per via inalatoria ai comuni dosaggi o per via orale a dosaggi inferiori.

Nelle forme asmatiche di maggior gravità i beta2-agonisti possono essere somministrati per via parenterale (via sottocutanea o endovenosa). I beta2-agonisti dovrebbero essere meno efficaci nei bambini di età inferiore ai 18 mesi, ma questo non sempre trova riscontro nella pratica clinica, nella quale la somministrazione di dosi adeguate di beta2-agonisti può dimostrarsi vantaggiosa anche al di sotto dei 18 mesi di età.

Errori nella terapia dell’asma

Gli errori terapeutici possono portare ad un peggioramento anche notevole della sintomatologia asmatica ed è quindi indispensabile conoscerli per poterli evitare.

Esistono farmaci assolutamente controindicati nelľasma e sono:

la morfina ed i suoi derivati che provocano una diminuzione delľattività respiratoria con conseguenze molto gravi e anche letali;
i beta-bloccanti che causano una costrizione della muscolatura bronchiale con successiva diminuzione del passaggio delľaria;
i calmanti della tosse, che nelľasma è indispensabile per eliminare le secrezioni bronchiali.

Sono da evitare ľaspirina ed altri farmaci antinfiammatori, per ľelevata frequenza di reazioni allergiche ai farmaci registrata nei pazienti asmatici, ed i cosiddetti balsamici che possono svolgere un’azione irritante sulla mucosa bronchiale. Altro problema può essere causato da un uso inadeguato ed eccessivo dei beta2-stimolanti che può portare a gravi effetti collaterali soprattutto cardiocircolatori. Altre conseguenze gravi si possono avere per mancata o sbagliata somministrazione di farmaci che potrebbero risolvere un’emergenza come i glicocorticoidi che possono essere gli unici in grado di risolvere una grave crisi ďasma, veri farmaci salva-vita.

Errore fatale può essere il mancato o non tempestivo ricovero del paziente in stato di male asmatico grave in ospedale dove possa essere sottoposto a respirazione assistita.