7 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Dr.ssa Paola Mora

Musica, emozione e coscienza.

La musica è un linguaggio non verbale, intelligibile e intraducibile che esprime e provoca emozioni quali felicità, tristezza, rabbia e paura. Questa caratteristica della musica associata alla sua universalità, rende particolarmente affascinante il problema del suo significato e della sua funzione.

Recenti ricerche sul campo, suggeriscono che la musica giuochi un ruolo importante nella regolazione e nella comunicazione delle emozioni. Ľemozione è uno degli aspetti più pervasivi delľesistenza umana, collegato a tutti gli aspetti comportamentali: azione, percezione, memoria, apprendimento, capacità di prendere decisioni. Ľemozione dà origine al sentimento, esperienza mentale privata, e attraverso il sentimento ľemozione pervade il processo mentale.

Sapere di sentire quelľemozione significa essere coscienti. Emozione e coscienza sono inseparabili: se la coscienza è menomata lo è anche ľemozione.

La sequenza completa degli eventi è: dalľemozione al sentimento al sapere di sentire il sentimento.

Un’emozione non conscia può innestare uno stato del sentire che diventa conscio perché riconosciuto dalľorganismo soggetto alľemozione o al sentimento. Nelľemozione musicale, il momento in cui ľimmagine uditiva si trasforma in immagine musicale instaura una connessione tra i suoni uditi e la vita vissuta, tra un’emozione e un sentimento già provato. É probabile che la musica sia in grado di riattivare la coscienza attivando nuovi sentieri neuronali, andati perduti in alcune malattie neurologiche. Il celebre Prof. Oliver Sacks, neurologo al Beth Abraham Hospital di New York e autore di libri di grande successo (Ľuomo che scambiò sua moglie per un cappello, Un antropologo su Marte, Risvegli ecc) osserva, da circa quaranťanni, gli effetti della musica su pazienti affetti da sindromi neurologiche di vario genere. Nei suoi libri sono descritte alcune esperienze in cui grazie alľascolto della musica alcuni pazienti riescono a tornare "persone" per brevi periodi.

Il Centro di Formazione Albert Schweitzer, che da alcuni anni cerca di approfondire molti fra i temi di spicco della medicina di oggi, ha voluto anche dare voce a quanti seguono, giorno per giorno, i propri cari in coma e che hanno potuto sperimentare ľefficacia della musicoterapica e a quanti ancora nutrono soltanto la speranza di veder riaffiorare tracce della coscienza e della vita perduta.