8 MARZO 2024
Pubblicato da GRUPPO CIDIMU

Ľallergia è un meccanismo  fisiopatologico di tipo infiammatorio che evoca sintomi e segni clinici, di variabile gravità. Alcune vie  cellulari e molecolari delľinfiammazione allergica sono le stesse che agiscono in altre malattie. Per questo,  anche ciò che non é allergia talvolta può apparire come allergia.

Ľallergia è una condizione che ha forma di infiammazione.  In quanto "allergica" tale infiammazione ha alcune peculiarità  in riferimento alle molecole, alle cellule e ai sintomi clinici che si realizzano nei singoli soggetti portatori di allergia. Dunque esistono malattie allergiche ben definite (es. shock anafilattico).
Ma in quanto  "infiammazione", ľallergia rappresenta un meccanismo fisiopatologico di malattia (ľinfiammazione) comune ad altre malattie, sia per manifestazioni cliniche sia per organi e apparati coinvolti nel processo infiammatorio. Dunque esistono varianti allergiche di alcune malattie ben definite (es. asma allergico nelľambito delľasma bronchiale).
Ľinfiammazione allergica provoca risposte cellulari e umorali nelľorganismo,  che si traducono in disturbi di differente intensità e gravità per il singolo malato. Ma le medesime risposte cellulari e umorali (es. liberazione di istamina) si realizzano anche in casi di infiammazione-non-allergica o di altri meccanismi di malattia, realizzando sintomi simili alľallergia propriamente detta. Vi sono quadri clinici di pseudo-allergia (es. reazione a mezzi di contrasto).
In alcuni soggetti, occasionalmente o ripetutamente, si innescano meccanismi fisiopatologici che solo parzialmente sono confrontabili alle reazioni infiammatorie; e anche i sintomi  sono simili a quelli delle  malattie allergiche, ma solo parzialmente.  Alcune malattie e  quadri clinici  sono  allergo-simili (es. angioedema).
Alcune vie metaboliche che sostengono le manifestazioni cliniche di tipo allergico possono anche essere presenti in processi infiammatori e immunitari (e autoimmunitari) correlati a malattie di differente eziologia, evocando alcuni sintomi e segni (es. prurito, rash cutaneo) che ricordano le reazioni allergiche.  In questo caso  si tratta di disturbi da interpretare come epifenomeni di altre malattie (da  individuare),  talvolta  di competenza internistica. In alcune malattie non-allergiche i sintomi simulano ľallergia (es. calcolosi biliare con prurito, mononucleosi infettiva con  reazioni cutanee).
Ľiter diagnostico deve essere graduale, ma accurato e completo. Se ľallergia identificata è correlabile al quadro clinico si può formulare un piano di prevenzione e di terapia. Se i test allergometrici risultano negativi, resta il dubbio di non avere individuato ľallergene cui il soggetto è sensibilizzato. Sarà necessario illustrare al paziente le norme da osservare per prevenire, e soprattutto trattare, ulteriori episodi di sintomatologia acuta, in attesa della revisione diagnostica.
In questi casi occorre anche prendere in considerazione altre diagnosi,  con ľobiettivo di identificare o escludere la presenza di patologie differenti dalľallergia